
Un maxi blackout di 12 ore ha interessato la Spagna e una parte di Francia e Portogallo. Caos totale. Niente luce, niente internet. Niente di niente. Spagna, Portogallo e parte della Francia del sud sono piombate nel buio alle 12.30 quando il blackout ha lasciato l’intera penisola iberica senza elettricità.
Città e popolazione in tilt
Le 12 ore di blackout hanno mandando in tilt treni, aeroporti, metropolitane e intere città alle prese con semafori spenti ed enormi difficoltà di comunicazione, senza internet e con i cellulari che via via si sono scaricati. Il governo spagnolo ieri ha dichiarato l’emergenza di interesse nazionale nelle regioni colpite.
Nessun cyberattacco
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri le cause erano ancora incerte e, il premier Pedro Sanchez che ha presieduto riunioni di emergenza, non aveva escluso nessuna ipotesi. “Nulla può essere escluso”, aveva dichiarato. Nel corso della giornata l’Agenzia Cyber Ue ha scartato la possibilità di un attacco, parlando semplicemente di un “guasto”.
Pochi minuti fa, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, l’operatore della Rete elettrica spagnola (Ree), ha escluso oggi che il maxi blackout che ha colpito ieri la Spagna sia stato provocato da un cyberattacco alle sue installazioni. “Possiamo escludere un incidente di cyber sicurezza nelle installazioni di rete elettrica e al centro di controllo di rete elettrica, ha informato Ree.
L’assalto ai supermercati
L’enorme blackout, uno dei peggiori registrati in Europa e che ricorda quello in Italia del settembre del 2003 che trascinò il Paese nel caos, ha mandato nel panico la popolazione, con lunghe file e assalti nei supermercati per fare incetta di pile e generi di prima necessità.
Fermi tutti i mezzi di trasporto
Convogli evacuati, centinaia di passeggeri in fila indiana nei tunnel della metropolitana che tentavano di riemergere in superficie, guidati dalla luce dei cellulari. Caos nelle stazioni di Atocha e Chamartin a Madrid ma anche negli aeroporti di Barajas e di El Prat, a Barcellona, dove migliaia di viaggiatori a causa di voli soppressi hanno dovuto trascinare bagagli fuori dagli scali, cercando mezzi d’emergenza per raggiungere le proprie destinazioni.