Secondo un documento preparato per i leader europei in vista del loro vertice del 9 ottobre a Granada, in Spagna, entro il 2030 l’Unione europea potrebbe diventare dipendente dalla Cina per le batterie agli ioni di litio e le celle a combustibile così come lo è stata dalla Russia per l’energia, almeno fino allo scoppio della guerra in Ucraina. Questo se non verranno adottate adeguate misure di contrasto.
Scenari di mercato allarmanti per l’Europa
Sempre nel medesimo documento, preparato dalla presidenza spagnola dell’Ue, si legge che la Cina controllerebbe il 60% del mercato mondiale di batterie agli ioni di litio necessarie per produrre auto elettriche, ma se restringiamo il campo al solo territorio europeo, la percentuale di mercato controllato da Pechino salirebbe addirittura all’82%. E secondo la stessa fonte, citata anche dalla “Reuters”, a causa della natura intermittente delle fonti energetiche rinnovabili come il solare o l’eolico, l’Europa avrà bisogno di modi per immagazzinare energia per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di anidride carbonica entro il 2050. “Ciò farà salire alle stelle la nostra domanda di batterie agli ioni di litio, celle a combustibile ed elettrolizzatori, che si prevede si moltiplicherà tra 10 e 30 volte nei prossimi anni”.
Diversificare per non dover dipendere
Così, preoccupati per la crescente posizione dominante della Cina, i leader discuteranno le proposte della Commissione europea per ridurre il rischio che l’Europa diventi troppo dipendente dal colosso asiatico e la necessità di diversificare le catene di fornitura verso Africa e America Latina. Infatti, sebbene l’Ue abbia una posizione confortante nella produzione di elettrolizzatori (generatori di idrogeno da elettrolisi dell’acqua), con una quota di mercato globale superiore al 50 per cento, fa molto affidamento sulla Cina per le celle a combustibile e le batterie agli ioni di litio, cruciali per i veicoli elettrici.
Batterie agli ioni di litio tesoro del XXI secolo
Vale la pena di sottolineare che le batterie agli ioni di litio oltre ad essere fondamentali per la produzione di auto elettriche, lo sono altrettanto per la loro presenza nei sistemi di stoccaggio dell’energia. L’intermittenza delle fonti di energia rinnovabile (eolico e solare) rende necessario l’uso di metodi per stoccare l’energia. La produzione energetica potrebbe, infatti, fermarsi all’improvviso per cause al di fuori del controllo umano, come l’assenza di vento o la mancanza del sole. L’energy storage permette di impiegare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili anche quando gli impianti dedicati non sono operativi. Di qui il tentativo da parte della Ue di sondare i Paesi africani per cercare di contrastare la dipendenza dalle forniture di Pechino, creando una catena alternativa e indipendente, che possa garantire una libertà di mercato rispetto al monopolio cinese dei prezzi delle materie prime critiche. Allo stesso tempo, per avere un’opportunità di diversificazione degli investimenti energetici, si cercherà di stringere accordi con i Paesi sudamericani per l’esplorazione dei giacimenti naturali di litio.
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