
Il cadavere di Franco Bernardo Bergamin, 80 anni, è stato rinvenuto ieri pomeriggio all’interno di un armadio, nascosto in due sacchi neri dell’immondizia e con le caviglie legate da fascette. Il corpo presentava segni di colpi alla testa e la stanza era satura dell’odore di numerose boccette di profumo aperte, probabilmente utilizzate per mascherare la decomposizione. La scoperta è avvenuta in un’abitazione di Limena, comune situato a nord-est di Padova.
Limena: l’allarme lanciato dai familiari
A dare l’allarme è stato il cognato della vittima, preoccupato per la prolungata assenza di notizie. Anche una vicina di casa aveva segnalato di non vedere l’anziano da circa una settimana. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il pubblico ministero e il medico legale, che ha stabilito che il decesso risalirebbe a una decina di giorni fa.
Si cerca un amico 45enne
Le indagini si concentrano su un uomo di 45 anni, coinquilino della vittima e attualmente irreperibile. I due condividevano l’appartamento e, secondo alcune testimonianze, tra loro si erano verificati litigi frequenti. Alcuni vicini hanno riferito di aver udito forti rumori provenire dall’abitazione nei giorni precedenti alla scomparsa di Bergamin.
La ricostruzione dei fatti
Le prime ricostruzioni suggeriscono che, dopo un violento scontro, il sospettato avrebbe cercato di occultare il cadavere. Per evitare che l’odore della decomposizione si diffondesse, avrebbe sigillato la porta della stanza con del nastro adesivo e disseminato profumi in tutta la casa. L’armadio in cui è stato rinvenuto il corpo era chiuso a chiave, così come la stanza stessa.
Indagini in corso
Le autorità stanno vagliando ogni pista per chiarire il movente dell’omicidio e rintracciare il sospettato. Gli inquirenti hanno già identificato il ricercato e stanno conducendo ricerche serrate per trovarlo. Gli esami medico-legali forniranno ulteriori dettagli sulle cause esatte del decesso.