Andrea Kimi Antonelli: primo podio in F1 per il baby talento italiano

A 18 anni, il pilota bolognese conquista il terzo posto al GP del Canada, diventando il più giovane italiano di sempre a salire sul podio in Formula 1. Il suo percorso è già leggenda.

Andrea Kimi Antonelli

Il Gran Premio del Canada 2025 è stato un concentrato di emozioni, colpi di scena e primi storici. A trionfare è stato George Russell, che ha ottenuto la sua prima vittoria a Montreal e la quarta della carriera, davanti a Max Verstappen e a uno straordinario Andrea Kimi Antonelli, autore di una prestazione impeccabile che gli ha regalato il primo podio in Formula 1.

Il pilota italiano, al volante della Mercedes, ha tagliato il traguardo in terza posizione, interrompendo un digiuno che per l’Italia durava dal 2009, quando Jarno Trulli conquistò il secondo posto in Giappone. Un risultato che proietta Antonelli nella storia come il più giovane italiano mai salito sul podio della massima categoria, e il terzo in assoluto a livello mondiale, dietro solo a Verstappen e Stroll.

Tra duelli, strategie e incidenti: un GP imprevedibile

La gara canadese è stata tutt’altro che lineare. La McLaren, dominatrice della prima parte della stagione, ha perso il controllo della situazione: Piastri ha chiuso quarto mentre Norris, nel tentativo di superarlo sul rettilineo finale, ha sbattuto contro le barriere. Le Ferrari, invece, sono rimaste in ombra per tutto il weekend, con Leclerc e Sainz fuori dalla lotta per il podio.

Nel frattempo, Russell ha saputo gestire la pressione in un acceso confronto con Verstappen. Una manovra discutibile sotto Safety Car — un rallentamento volontario per indurre il sorpasso e quindi una sanzione per l’olandese — ha alimentato polemiche post-gara. Ma l’attenzione di tutti, alla fine, è stata per Antonelli, autore di una performance solida e matura che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori.

Dall’asfalto bagnato di Melbourne alla gloria di Montreal

Antonelli ha esordito in Formula 1 nel marzo 2025, al Gran Premio d’Australia. Partito sedicesimo, è riuscito a rimontare fino al quarto posto in condizioni meteo difficili. Da lì ha collezionato prestazioni convincenti, come la pole nella qualifica sprint di Miami, anche se la sua curva di rendimento ha subito un calo tra maggio e giugno con due ritiri e un 18° posto a Monaco.

Il risultato di Montreal, però, conferma tutto il potenziale del giovane bolognese, che con i 15 punti ottenuti ha portato il suo totale in campionato a 63, tornando a far parlare di sé dopo settimane complicate.

Un’ascesa senza precedenti: il percorso di Kimi

Nato a Bologna il 25 agosto 2006, Andrea Kimi Antonelli è figlio d’arte: suo padre Marco è un ex pilota e proprietario di un team GT. Il nome “Kimi”, contrariamente a quanto molti credono, non è un omaggio a Raikkonen, ma una scelta estetica suggerita da un amico di famiglia.

Il piccolo Kimi ha cominciato a gareggiare nei kart a 8 anni e a 12 è stato reclutato nel Mercedes Junior Team. Con la scuderia Prema ha dominato la Formula 4 nel 2022, vincendo sia il campionato italiano che quello tedesco con 24 vittorie in 35 gare.

Nel 2024, saltando il passaggio intermedio in Formula 3, è approdato direttamente in Formula 2. Nonostante una stagione poco brillante a causa della vettura, ha continuato a impressionare nei test con la Mercedes F1, tanto da essere nominato pilota di riserva nello stesso anno.

Mercedes crede nel predestinato

Il talento di Antonelli è stato notato sin da subito dai vertici Mercedes. Nei test di Imola, sotto la pioggia e con la monoposto 2022, ha convinto tutti: «È veloce, preciso, non ha commesso errori», disse James Allison, direttore tecnico del team, definendolo “the real deal”.

Con l’addio annunciato di Lewis Hamilton alla fine del 2024 e il suo passaggio in Ferrari, la scelta di affiancare Antonelli a Russell nel 2025 è sembrata naturale. Il team principal Toto Wolff ha spesso elogiato il carattere aggressivo ma controllato del giovane: «Meglio doverlo frenare che doverlo spingere».

Il futuro è adesso

Con il primo podio conquistato e una stagione ancora lunga davanti, Antonelli si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel circus della Formula 1. Il suo approccio, la capacità di adattarsi rapidamente e la freddezza in pista lo rendono una delle più grandi promesse del motorsport mondiale.

L’Italia ha finalmente ritrovato un volto in grado di far sognare i tifosi: non solo per il talento grezzo, ma per la determinazione e la visione di lungo termine. Se continuerà su questa strada, Andrea Kimi Antonelli non sarà solo un giovane prodigio, ma un serio candidato al trono della Formula 1.