Sevizia il figlio neonato per renderlo disabile e ricevere sussidi statali

Amputata la lingua a un neonato. Il padre lo seviziava per ricevere risarcimento dall'ospedale e sussidi dallo Stato

neonato

Un giovane genitore provocato danni irreversibili alla lingua del proprio figlio neonato per renderlo disabile e ricevere i sussidi. Questo è quanto è successo a Padova. un ragazzo di 22 anni, padre di un neonato ha provocato dei danni fisici al proprio bambino per denunciare l’ospedale e chiedere, oltre a un risarcimento, anche un sussidio dallo Stato.

Le lesioni subite dal bambino sono varie, tra le quali alcune gravi e permanenti al cavo orale. Tutto è stato documentato dalle telecamere della polizia. Il giovane padre ha sempre respinto le accuse ma i pm hanno potuto visionare le immagini registrate dalle videocamere. E le registrazioni hanno, purtroppo, documentato le sevizie.

Le indagini sono partite dopo che i medici dell’azienda ospedaliera hanno notato che malgrado le cure, il piccolo peggiorava il suo stato.

Lesioni irreversibili al neonato

I quotidiani locali riferiscono che gli specialisti, interrogati dal giudice, hanno dichiarato che le lesioni riscontrate nel cavo orale del neonato sono, purtroppo irreversibili. Secondo l’accusa, post incidente probatorio, il padre le avrebbe provocato infilandogli un dito in gola. Per rimediare al danno, è stata necessaria l’amputazione della lingua.

Le giustificazioni del padre

Come raccontato dal gazzettino di Padova, il giovane genitore ha tentato di difendersi dalle accuse. “Non volevo fare del male al bimbo” ha dichiarato al giudice e agli inquirenti. “Soffriva di apnea e gli usciva sangue dalla bocca, così ho cercato di aiutarlo. Indicazioni che mi sono state date dal medico”. Il genitore è stato raggiunto dalla misura restrittiva del divieto di dimora nel veneto, mentre la madre è ospite di una struttura protetta.

Le accuse rivolte al giovane

Il ragazzo ha iniziato a maltrattare il neonato fin da pochi giorni dopo la nascita. Il bimbo è rimasto ricoverato in Pediatria per tre mesi perché accusa problemi alla gola e alle prime vie respiratorie. Su richiesta dell’azienda ospedaliera gli agenti hanno installato delle telecamere per controllare cosa succedeva in camera. E’ così che hanno scoperto che il padre si avvicinava al letto, metteva le dita in gola al bambino e gli schiacciava il petto. Quando sentiva avvicinarsi qualcuno smetteva, per poi ricominciare.

Le sevizie erano continue. All’ennesima violenza sono intervenuti gli agenti e lo hanno fermato. Al bimbo, come detto, i medici hanno dovuto amputare la lingua.