
Ferragosto da dimenticare alla pizzeria Pinko Pallino di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. Un uomo senza fissa dimora ha fatto irruzione nel locale creando il panico tra dipendenti e clienti. Secondo la ricostruzione, l’episodio è durato circa quaranta minuti: un tempo carico di tensione e paura, durante il quale il personale ha cercato di gestire l’emergenza nel migliore dei modi.
Il titolare, ancora scosso dall’accaduto, ha raccontato: «È stata una situazione surreale, ma devo solo ringraziare i miei collaboratori. Nonostante lo shock, hanno mantenuto la calma e seguito le istruzioni del 118».
Pinko Pallino: l’aggressione al pizzaiolo e la rapina
Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio, poco prima delle 18. L’uomo, arrivato in monopattino e a torso nudo, ha chiesto 12 bottiglie di birra e si è allontanato. I dipendenti hanno subito attivato il pulsante antirapina, ma i carabinieri sono giunti al Pinko Pallino quando ormai la situazione era già degenerata.
Infatti, pochi minuti dopo, lo stesso individuo è tornato: ha restituito parte della merce, ma ha iniziato a insultare e provocare il personale. Il pizzaiolo, un lavoratore di origini bengalesi, ha provato a fermarlo ma è stato colpito con un pugno al volto. La caduta gli ha procurato la rottura del labbro e un trauma cranico. Nel frattempo, l’aggressore ha intimato a una cameriera di consegnare i soldi della cassa — circa 250 euro — prima di fuggire.
Le polemiche per il video e le critiche sui social
La vicenda ha avuto grande eco nei giorni successivi grazie alla diffusione delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Un video che, però, secondo il titolare, non mostrerebbe l’intero svolgimento dei fatti e avrebbe alimentato giudizi ingiusti sul comportamento dei dipendenti.
«In molti hanno criticato il personale per non essere intervenuto a soccorrere subito il pizzaiolo, ma erano costantemente in contatto con il 118. Sono stati gli stessi sanitari a chiedere di non spostarlo fino al loro arrivo», ha precisato il proprietario. «C’erano tre ragazzi poco più che ventenni, una giovane cameriera e un pizzaiolo anziano: hanno fatto tutto il possibile e meritano solo applausi».
Il titolare ha inoltre annunciato che valuterà azioni legali contro chi ha diffuso il video senza autorizzazione.
Solidarietà dal sindaco al Pinko Pallino e arresto del responsabile
La vicenda si è conclusa con l’intervento delle forze dell’ordine: i carabinieri hanno rintracciato e arrestato l’aggressore, già noto per precedenti episodi di violenza e furto.
Anche il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori coinvolti: «Questi episodi non devono essere sottovalutati. La sicurezza rimane una priorità assoluta e continueremo a collaborare strettamente con le forze dell’ordine».
Tra paura e orgoglio
Nonostante la paura vissuta, la pizzeria è rimasta aperta e il personale ha garantito il servizio per tutta la serata di Ferragosto. «Dopo quei 40 minuti infernali hanno avuto la forza di continuare a lavorare — ha sottolineato il titolare —. È un gesto che dimostra professionalità e dedizione. Sono orgoglioso di loro».