
Terry Gene Bollea, conosciuto in tutto il mondo come Hulk Hogan, è morto nella mattinata del 24 luglio 2025 all’età di 71 anni. L’ex campione di wrestling si è spento nella sua villa di Clearwater, in Florida, a causa di un arresto cardiaco improvviso. I soccorsi, giunti prontamente sul posto, hanno trasportato Hogan d’urgenza al Morton Plant Hospital, dove è stato dichiarato deceduto alle 11:17 ora locale. La notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia e rilanciata da media americani e internazionali.
La scomparsa di Hulk Hogan rappresenta la fine di un’era
Con la sua bandana, i baffi biondi e la maglietta gialla strappata sul petto, Hulk Hogan è diventato molto più di un wrestler. Lui un simbolo culturale degli anni ’80 e ’90, capace di portare il wrestling professionistico al centro della scena mondiale. Con dodici titoli mondiali all’attivo tra WWF e WCW, Hogan è stato protagonista di match rimasti nella storia, come il leggendario scontro con André the Giant a WrestleMania III o la rivoluzione dell’era “nWo” che segnò la WCW negli anni ‘90.
Ma Hogan non è stato solo un’icona sportiva
La sua figura ha travalicato i confini del ring approdando nel mondo del cinema, con apparizioni memorabili in film come Rocky III al fianco di Sylvester Stallone, e in serie tv, fino alla sua reality show Hogan Knows Best che mostrava la vita quotidiana della sua famiglia. Nonostante alcuni momenti controversi nella sua carriera, tra cui dichiarazioni discutibili che avevano temporaneamente danneggiato la sua immagine pubblica, il carisma e la forza del personaggio sono rimasti intatti nella memoria collettiva.
Solo poche settimane fa, Hogan era tornato alla ribalta per aver annunciato un nuovo progetto legato al wrestling indipendente, il “Real American Freestyle”, ideato insieme allo storico produttore Eric Bischoff. Un segnale che, nonostante l’età e gli acciacchi, la passione per lo spettacolo non lo aveva mai abbandonato. A maggio, il lottatore si era sottoposto a un delicato intervento chirurgico al collo e, secondo sua moglie Sky Daily, sembrava in via di ripresa. Il cuore, però, ha ceduto all’improvviso.
Le reazioni alla sua morte sono state immediate e cariche di commozione. La WWE ha diffuso un comunicato ufficiale celebrandolo come “una pietra miliare dell’intrattenimento sportivo”. Sui social, fan e colleghi hanno espresso dolore e ammirazione per un uomo che ha ispirato intere generazioni. Persino personalità esterne al mondo del wrestling, da attori a sportivi, hanno voluto ricordare la sua figura con parole di affetto.
Indotto per ben due volte nella WWE Hall of Fame — la prima nel 2005 come atleta individuale, la seconda nel 2021 con la New World Order — Hulk Hogan lascia un’eredità monumentale. È stato il volto di una generazione, il protagonista di un fenomeno globale e, soprattutto, un eroe per milioni di fan cresciuti al grido di “Whatcha gonna do when Hulkamania runs wild on you?”.
Con la sua scomparsa, si chiude una delle pagine più iconiche della storia del wrestling e dello spettacolo. Ma il mito di Hulk Hogan, come tutte le leggende, continuerà a vivere.