Si è spenta oggi 28 dicembre, Brigitte Bardot. Figura emblematica del cinema del XX secolo, è divenuta celebre per aver ridefinito l’immagine femminile sul grande schermo e per il suo impegno in difesa degli animali. La notizia è stata confermata dalla Fondation Brigitte Bardot con un comunicato diffuso questa mattina.
La biografia
Nata a Parigi il 28 settembre 1934, B.B. divenne famosa con il film Et Dieu… créa la femme (E Dio creò la donna). Diretto nel 1956 da Roger Vadim, il film la consacrò come simbolo culturale e sessuale degli anni Cinquanta e Sessanta. Nei due decenni successivi recitò in numerosi film, tra cui La Vérité, Le Mépris e Viva Maria!.
Negli anni del suo massimo successo, Brigitte Bardot fu ammirata non solo per bravura e sensualità, ma anche per la sua capacità di influenzare moda e comportamenti sociali, diventando un riferimento per generazioni di spettatori e artisti.
Nel 1973, all’apice della carriera, l’attrice decise di abbandonare le scene per dedicarsi totalmente alla causa della tutela degli animali.
L’impegno sociale
Negli anni successivi, Bardot si dedicò alla difesa degli animali. Numerose furono le sue iniziative per la tutela delle specie in via di estinzione, domestici, contro ogni forma di violenza. Nel 1986 fondò la Fondation Brigitte Bardot, organizzazione a favore di animali feriti, abbandonati o a rischio.
La sua figura fu anche oggetto di controversie. Alcune sue dichiarazioni su temi sociali e migratori suscitarono dibattiti e critiche, portando a procedimenti legali in Francia in relazione a commenti giudicati discriminatori.
Gli ultimi mesi
Negli ultimi mesi del 2025, il suo stato di salute era stato oggetto di attenzione mediatica. Numerose furono le voci su ricoveri e sull’aggravarsi delle condizioni cliniche, con continue smentite pubbliche.
Fino alla notizia della sua morte resa nota oggi, senza ulteriori informazioni relativi a luogo e causa specifica del decesso.
Brigitte Bardot lascia un’eredità complessa: quella di una donna che ha attraversato e contribuito a trasformare il cinema, la cultura popolare, la moda e l’attivismo sociale del suo tempo, pur rimanendo, fino alla fine, una figura capace di polarizzare giudizi e opinioni.
