Addio a Sergio Silvestri, l’amico fraterno di Vasco Rossi

Dalla scuola dei Salesiani alla nascita di Punto Radio, fino ai primi successi del Blasco: il ricordo toccante di un legame che ha segnato la storia personale e musicale di Vasco Rossi.

Sergio Silvestri

Si è spento a 73 anni Sergio Silvestri, originario di Concordia sul Secchia e residente da tempo a Mirandola. Una figura discreta ma determinante, la cui scomparsa lascia un vuoto profondo nella memoria collettiva degli affezionati di Vasco Rossi. A dare l’annuncio, con parole colme di dolore e affetto, è stato lo stesso Komandante, che ha scelto i social per condividere un messaggio struggente: “E poi ci troveremo come le star… Ciao Sergio, resterai sempre vivo nel mio cuore”, citando il celebre verso di “Vita Spericolata”.

Gli anni della formazione: una chitarra, un’amicizia

Vasco e Sergio Silvestri si conoscono a soli 13 anni, tra i banchi e le rigide regole del Collegio Salesiano San Giuseppe di Modena. In un contesto severo e silenzioso, la musica diventa il rifugio di due anime inquiete. Ogni settimana, grazie a un permesso speciale, i due ragazzi si ritrovano nel teatrino del collegio per suonare la chitarra: un rituale che segna l’inizio di un’amicizia destinata a durare per tutta la vita. Vasco stesso, in un post del 2018, ricordava quel periodo con parole intense: “Pensavo, fantasticavo. L’unica cosa positiva era che potevo suonare un’ora al giorno la chitarra nel teatrino, e lì ho conosciuto Sergio, il mio compagno di chitarra.”

Strade che si dividono, destini che si incrociano di nuovo

Dopo l’esperienza al collegio, le vite di Vasco Rossi e Sergio Silvestri prendono strade diverse. Il primo si trasferisce a Bologna per studiare, mentre il secondo vola a Londra per perfezionare l’inglese. Ma la musica, ancora una volta, fa da collante. A metà degli anni ’70, Silvestri torna a Zocca e propone a Vasco di collaborare con Punto Radio, l’emittente locale che proprio il Blasco aveva fondato nel 1975. Vasco accetta con entusiasmo, affidandogli una trasmissione tutta sua.

Punto Radio e l’incontro che cambiò la musica italiana

L’arrivo di Silvestri a Punto Radio non solo riaccende una collaborazione creativa, ma cambia anche il corso della storia musicale di Vasco. Sergio si presenta in compagnia di un amico dal look curioso: occhiali bianchi, giacca sobria. Quel giovane si chiama Maurizio Solieri. È grazie a Silvestri se Solieri entra nel mondo di Vasco, diventando il chitarrista di riferimento per oltre trent’anni e contribuendo alla realizzazione di brani leggendari come “Canzone”, “Dormi, dormi” e “C’è chi dice no”.

Sergio Silvestri: un’eredità che vive nella musica

Sergio Silvestri non ha mai abbandonato la sua passione per la musica. Un amore profondo, che ha trasmesso anche alla sua famiglia: i figli hanno fondato il gruppo punk-rock Neveralone, mantenendo viva quella fiamma artistica che ha illuminato gli anni giovanili del Blasco e plasmato una parte importante del rock italiano. Le cause della morte non sono state rese pubbliche. I funerali si svolgeranno in forma privata presso il Terracielo di Mirandola, sabato 24 maggio.

Il ricordo indelebile del Blasco

Con il suo stile diretto ma denso di significato, Vasco ha voluto affidare alla rete un ultimo saluto all’amico: “Ci siamo conosciuti a 13 anni nel teatrino del collegio dei Salesiani a Modena. 15 anni dopo venne a trovarmi a Punto Radio chiedendomi di collaborare… con lui arrivò anche un tipo molto strano… Solieri. Il resto della storia la conoscete già.” Una storia fatta di chitarre suonate tra i sogni e microfoni accesi tra le montagne di Zocca, che oggi si arricchisce di una nota malinconica, ma anche di profonda gratitudine.