Europa League: Lukaku condanna l’Inter. Siviglia campione per la sesta volta
Patrizia Missagia22/08/2020
Siviglia da record. La squadra di Lopetegui si aggiudica la sesta vittoria in Europa League
Beh, che dire? Sei finali, altrettanti successi. Questo è il Siviglia e l’Europa League/Uefa, è il suo luogo di conquista. Una gran bella squadra, quella di Lopetegui, un collettivo che si basa, a differenza dell’Inter, sulla qualità del gioco e dei suoi interpreti, tutt’altro che fenomeni, sia chiaro, ma che nel corso dell’intero match dimostrano sì di saper soffrire ma di riflesso mettere in campo quel mix energetico di sostanza e creatività che serve per raggiungere l’obiettivo insito nelle loro corde. Contro l’Inter, in una finale intensa e a tratti (anche) supportata da quel filo di tensione ed emotività che in queste circostanze non deve mai mancare, l’undici andaluso s’è raccolto intorno al proprio “comandante”, s’è avvalso dei suoi preziosissimi consigli, li ha messi in pratica ed è giunto a conclusione agguantando il trofeo in palio, tenendolo stretto e portandoselo meritoriamente a casa.
Mai cantar vittoria troppo presto
Troppa tensione, invece, in casa Inter, una tensione che si è avvertita sin dalle prime fasi dell’incontro e acuitasi, stranamente e inaspettatamente, addirittura dopo quel calcio di rigore – in apertura, trascorsi solo una manciata di minuti -, che Lukaku s’è conquistato e trasformato. Sembrava, quasi, che da lì in poi, quel vantaggio arrivato un po’ troppo frettolosamente, anziché liberare la dirompente prestanza fisica dei nerazzurri, ne abbia invece frenato l’ardore quasi che Handanovic e compagni avessero paura di vincerla, quella gara. Davvero inspiegabile quell’atteggiamento, un modo di essere e di fare che ha letteralmente fatto infuriare e mandato… ai pazzi anche Antonio Conte già di per sé un personaggio esagitato ed esagerato, sempre ligio al suo cliché e del tutto privo di scrupoli quando, in panca, c’è da mettere in scena e in modo ineffabile il “suo” solito, pirotecnico teatrino.
Europa League al Siviglia, chi vincerà domenica la Champions League?
Dunque, il primo dei due verdetti europei (l’altro, la Champions League, in palio domani, domenica, tra Psg e Bayern Monaco) è andato in archivio con il sesto sigillo del Siviglia mentre per l’Inter, rammarichi e rimorsi a parte, ci saranno altre occasioni per mostrare il proprio, reale valore. Certo che per i nerazzurri questa sarebbe stata l’occasione giusta per tornare, dopo dieci anni dall’ultimo successo continentale, a riprendere in mano il proprio destino europeo regalandosi un ulteriore trofeo che avrebbe dovuto impreziosire ulteriormente la già discretamente ricca bacheca, il “ Trophy Room” nella nuova sede di Porta Nuova a Milano. Invece niente! A godere è il Siviglia, avversario non impossibile per i nerazzurri, ma di grande personalità e adattabilità alle circostanze. Buon lavoro, mister Lopetegui, il primo tassello è stato posato…
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