Caso Simon Parkes, chiuse dopo 40 anni le ricerche del marinaio scomparso

La polizia archivia l’indagine sulla scomparsa del diciottenne della Royal Navy, legata al killer noto come “Frankenstein”

Simon Parkes

Dopo oltre quattro decenni di ricerche, la polizia britannica ha ufficialmente sospeso le indagini sul caso di Simon Parkes, marinaio della Royal Navy scomparso nel dicembre 1986 a Gibilterra. Il giovane, appena diciottenne e originario di Bristol, non fece mai ritorno sulla HMS Illustrious, la portaerei su cui prestava servizio come operatore radio.

Le autorità temono da tempo che Simon possa essere stata una delle prime vittime di Allan Grimson, il serial killer soprannominato “l’assassino di Frankenstein”.

L’ultima notte a Gibilterra

Simon Parkes fu visto per l’ultima volta il 12 dicembre 1986 all’Horseshoe Pub, locale molto frequentato dai marinai, poco distante dal centro di Gibilterra. Era sceso a terra per una serata libera, ma non rientrò mai a bordo. Quando la nave lasciò il porto due giorni dopo, inizialmente si pensò a un’assenza non autorizzata.

Solo con il passare del tempo emerse il sospetto che al giovane fosse accaduto qualcosa di ben più grave.

Il sospetto su Allan Grimson

Gli investigatori ritengono che Simon possa essere stato ucciso da Allan Grimson, sottufficiale della Royal Navy in servizio sulla stessa nave. Grimson, alto quasi due metri e noto per la sua corporatura imponente, è stato condannato all’ergastolo nel 2001 per l’omicidio di Nicholas Wright e Sion Jenkins, due giovani uomini brutalmente uccisi a Portsmouth a distanza di un anno l’uno dall’altro.

Soprannominato “il Dennis Nilsen della Royal Navy”, dal nome del serial killer che ha massacrato almeno 12 giovani uomini e ragazzi, Grimson ha assassinato Nicholas Wright, 18 anni, il 12 dicembre 1997, e Sion Jenkins, 20 anni, esattamente 12 mesi dopo.
L’istruttore omosessuale dei vigili del fuoco attirava ogni vittima nel suo appartamento di Portsmouth, dove le picchiava a morte con una mazza da baseball dopo che avevano respinto le sue avances sessuali. Poi le seppelliva in fosse comuni lungo la strada.

Nonostante Grimson abbia sempre negato ogni coinvolgimento nella scomparsa di Parkes, la polizia parla di indizi circostanziali che rendono il suo racconto poco credibile.

Scavi, piste e nuovi tentativi

Nel corso degli anni le forze dell’ordine non hanno mai smesso di cercare risposte. Nel 2019 nuove informazioni ritenute affidabili hanno portato a ulteriori indagini a Gibilterra. Scavi mirati sono stati effettuati nel parcheggio di Town Range, a pochi metri dal pub, e nel cimitero di Trafalgar.

Anche nell’agosto 2023 e nel gennaio 2024 vennero eseguiti ulteriori carotaggi, ma senza risultati. Oggi la polizia ha confermato che il caso verrà archiviato, in attesa di eventuali nuove segnalazioni.

Le parole della polizia

Il sovrintendente investigativo Adam Edwards ha spiegato che gli agenti hanno lavorato senza sosta per decenni:

“Abbiamo analizzato ogni informazione disponibile e, dopo una complessa indagine condotta anche con il supporto del CPS, siamo giunti alla conclusione di questa fase investigativa”.

Ha però precisato che nessun cold case viene mai chiuso definitivamente e che qualsiasi nuova informazione potrebbe riaprire l’inchiesta.

La speranza mai persa della madre

Durante gli ultimi scavi del 2024, la madre di Simon, Margaret Parkes, oggi 78enne, ha ribadito di non aver mai smesso di credere nella verità. “Bisogna sempre avere speranza”, ha detto, ammettendo però quanto sia difficile affrontare decenni di attesa e delusioni.

Margaret ha anche deciso di rendere pubblica l’ultima lettera ricevuta dal figlio, nella speranza che qualcuno, leggendola, possa ricordare un dettaglio dimenticato. Che potesse spingere qualcun altro a farsi avanti con ulteriori informazioni. Margaret spiegò che Simon aveva vissuto il suo sogno mentre la nave viaggiava verso l’America e l’Australia.

L’ultima lettera di Simon

Nella lettera, Simon raccontava con entusiasmo la vita in mare, le tappe in Oman e un episodio straordinario: una notte trascorsa su una spiaggia dove assistette alla schiusa di migliaia di tartarughe. Parlava del suo primo volo in elicottero, delle riprese per un documentario e del suo imminente ritorno a Portsmouth.

Quelle righe, piene di vita e aspettative, restano l’ultimo contatto tra Simon e la sua famiglia.

Il legame inquietante con il 12 dicembre

Un dettaglio ha sempre colpito gli investigatori: tutte e tre le vicende legate a Grimson — la scomparsa di Simon e i due omicidi accertati — sono avvenute il 12 dicembre, a distanza di 11 e 12 anni. Secondo gli inquirenti, una coincidenza ritenuta altamente improbabile.

Un appello che resta aperto

La polizia continua a invitare chiunque fosse a Gibilterra nel dicembre 1986, o avesse rapporti con l’equipaggio della HMS Illustrious, a farsi avanti. Anche un dettaglio apparentemente insignificante potrebbe rivelarsi decisivo.