Olanda, processo storico ai gestori del sito di droghe sintetiche per 45 morti

I due proprietari della piattaforma Funcaps sono accusati di aver alimentato un mercato di sostanze psicoattive letali accessibile in tutta Europa, mentre cresce l’allarme per gli oppioidi sintetici venduti online.

Olanda gestori

In Olanda si apre un caso giudiziario destinato a segnare un precedente: i due trentenni gestori di Funcaps, un sito attivo dal 2016 e specializzato in “nuove sostanze psicoattive”, saranno processati con l’accusa di aver tratto profitto dalla vendita di prodotti che avrebbero causato almeno 45 decessi.
Secondo la Procura olandese, quanto emerso finora potrebbe rappresentare solo una parte delle vittime reali. È la prima volta che in Olanda tali sostanze vengono associate direttamente a morti accertate.

Olanda e i gestori arrestati: “Hanno lucrato sulla miseria umana”

Arrestati ad agosto 2025 i due proprietari, Jordy van W. e Stefan P. rimangono attualmente in custodia cautelare in attesa del processo previsto a febbraio 2026.
Il pubblico ministero li accusa di aver creato un business milionario che prometteva ai clienti “euforia, relax e piacere” tramite sostanze prive di autorizzazione e considerate potenzialmente letali.
La piattaforma offriva un’esperienza d’acquisto semplice e accattivante, rendendo la droga sintetica accessibile in pochi clic.

Oppioidi falsificati: un’emergenza sanitaria già segnalata

Il processo arriva dopo mesi di allarmi. A marzo 2025 un trentenne di Amsterdam è morto dopo aver assunto ciò che credeva essere ossicodone acquistato online. Le analisi hanno rivelato che le pillole contenevano nitazeni, oppioidi sintetici molto più potenti della morfina, del fentanil e dell’ossicodone stesso.
Secondo l’Istituto Trimbos bastano pochi milligrammi per provocare un arresto respiratorio, e gli effetti prolungati aumentano il rischio di overdose.

Le autorità hanno confermato altri casi di intossicazione e ricoveri d’emergenza. Eventi legati a farmaci venduti sul web con confezioni quasi indistinguibili da quelle originali.
L’ispettore capo dell’Igj, Henk de Groot, ha ribadito: “Ordinare farmaci su internet è estremamente rischioso: è impossibile sapere cosa si sta acquistando”.

Il supermarket digitale della droga: accesso facile, zero controlli

Il successo di siti come Funcaps si basa su una formula semplice: grafica pulita, lingua italiana disponibile, sconti, spedizioni rapide e pacchi anonimi. Per entrare basta cliccare “Sì, ho più di 18 anni”, senza alcuna verifica reale.
Sostanze illegali in quasi tutta Europa — catinoni sintetici, benzodiazepine, metanfetamine — vengono presentate come “Research Chemicals”, teoricamente destinate alla ricerca scientifica ma vendute come prodotti attraenti, con nomi commerciali e packaging colorato.

La facilità d’accesso ha già creato casi in Italia: il 26 giugno 2025 un ragazzo emiliano è stato fermato dopo aver ordinato queste sostanze convinto che fossero legali o tollerate. Il suo avvocato, Michela Anna Guerra, ha sottolineato la totale inconsapevolezza dei rischi e il pericolo per i minorenni, che possono accedere a questi siti senza ostacoli.

Un mercato europeo fuori controllo

Il fenomeno si muove sfruttando una normativa disomogenea. Ciò che è proibito in uno Stato può essere venduto liberamente in un altro, mentre la rete logistica e la libera circolazione delle merci permettono alle sostanze di arrivare ovunque.
Nel 2023 l’UE ha sequestrato 37 tonnellate di catinoni sintetici, un dato che dà la misura del mercato.

Una fonte qualificata spiega che la velocità con cui i laboratori modificano le molecole rende quasi impossibile tenere il passo con i divieti.

“Quando una sostanza viene messa al bando, ne esistono già molte altre legalmente ‘nuove’”.

Le analisi condotte in Italia su materiali sequestrati rivelano miscele imprevedibili. Residui di cocaina, solventi industriali e componenti farmacologiche non identificate, prive di qualsiasi controllo qualitativo.
Eppure per chi acquista, l’esperienza appare normale: “Sembrava un ordine come un altro”, ha raccontato il giovane italiano arrestato.

Armi spuntate per le autorità e una normativa che non regge

I sequestri postali sono insufficienti e l’oscuramento dei siti è inefficace. Bastano poche ore per riattivare un dominio. Le indagini transfrontaliere avanzano più lentamente dei corrieri che consegnano la merce.
Secondo gli esperti serve un intervento coordinato a livello europeo. Anche attraverso strumenti come il blanket ban. Un sistema che renderebbe illegali intere famiglie chimiche, impedendo ai produttori di aggirare i divieti creando molecole sempre nuove.

Intanto, ogni giorno pacchi anonimi contenenti droghe sintetiche arrivano nelle case europee. Il primo filtro resta il buon senso dell’acquirente — un limite inefficace quando a comprare sono adolescenti.