Mattinata movimentata quella di venerdì 7 novembre al Consorzio Enfapi di via Pietro Nenni a Treviglio, dove una lezione è stata interrotta da un episodio insolito ma potenzialmente pericoloso.
Secondo le prime ricostruzioni, due studenti avrebbero spruzzato spray urticante, probabilmente al peperoncino, all’interno di una classe. La soluzione urticante ha immediatamente provocato nausea, bruciore e difficoltà respiratorie tra i compagni.
Intervento immediato di insegnanti e soccorsi
Il personale scolastico è intervenuto con prontezza. Il dirigente e gli insegnanti hanno fatto evacuare la classe, situata al primo piano dell’edificio, mettendo in sicurezza tutti gli studenti.
Sul posto è giunta un’ambulanza, che ha verificato le condizioni dei ragazzi. Fortunatamente, nessuno ha riportato ferite gravi, ma alcuni hanno manifestato mal di testa e fastidi respiratori.
I genitori sono stati informati e diversi si sono recati a scuola per accompagnare a casa i figli.
Le lezioni proseguono nelle altre aule
Mentre la classe interessata è stata temporaneamente chiusa per consentire l’aerazione e le verifiche, le altre lezioni all’interno dell’istituto sono proseguite regolarmente.
Sul posto è intervenuta anche la Polizia di Stato, che ha avviato gli accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e identificare i responsabili.
Episodio non isolato: oltre Treviglio, nuovi casi in provincia
Quello di Treviglio non è un caso isolato. Negli ultimi giorni si sono verificati episodi simili all’istituto “Betty Ambiveri” di Presezzo e ancora a Treviglio, all’istituto Zenale/Butinone.
La ripetizione di casi analoghi ha destato preoccupazione tra famiglie, dirigenti e autorità locali. Ora si valutano nuove misure preventive e campagne di sensibilizzazione contro l’uso improprio di sostanze irritanti.
Effetti dello spray urticante e protocolli di sicurezza
Gli spray urticanti contengono sostanze come l’oleoresin capsicum, derivato del peperoncino, in grado di causare bruciore agli occhi, tosse, irritazione cutanea e problemi respiratori.
In ambienti chiusi, come le aule scolastiche, i sintomi possono peggiorare rapidamente.
Per questo motivo, l’Enfapi ha attivato subito il protocollo di emergenza: evacuazione, aerazione e assistenza medica sul posto. L’intervento tempestivo ha evitato conseguenze gravi.
Indagini e possibili conseguenze disciplinari
Le forze dell’ordine, insieme alla dirigenza scolastica, stanno raccogliendo testimonianze e immagini delle telecamere per individuare i responsabili.
Oltre alle sanzioni interne previste dal regolamento scolastico, non si escludono provvedimenti penali, qualora vengano riscontrati reati come lesioni colpose o comportamenti pericolosi.
Prevenzione e sensibilizzazione: la risposta delle scuole
Alla luce dei ripetuti episodi, le istituzioni scolastiche del territorio stanno valutando iniziative educative per informare gli studenti sui rischi legati all’uso improprio di spray urticanti e sul rispetto delle regole di convivenza.
La collaborazione tra scuole, famiglie e forze dell’ordine appare oggi più che mai fondamentale per prevenire nuovi episodi e garantire la sicurezza degli studenti.
