Scomparsa di Gus Lamont: polizia riduce le ricerche del bambino di quattro anni

Dopo giorni di indagini e una delle più vaste operazioni di ricerca nella storia dell’Australia Meridionale, la speranza di ritrovare Gus vivo si affievolisce.

Gus Lamont

Le autorità hanno annunciato una riduzione delle operazioni di ricerca per ritrovare August “Gus” Lamont, il bambino di quattro anni scomparso lo scorso sabato dalla fattoria dei nonni, situata a circa 40 chilometri a sud di Yunta, nell’area nord-orientale dell’Australia Meridionale.
Nonostante l’impegno di centinaia di persone e l’impiego di risorse straordinarie, le squadre non sono riuscite a trovare tracce significative, se non un’impronta rilevata a circa 500 metri dall’abitazione.

La decisione della polizia: “Abbiamo fatto tutto il possibile”

Il vice commissario Ian Parrott ha comunicato la difficile scelta di ridimensionare le ricerche, spiegando che le valutazioni medico-scientifiche non lasciano molte possibilità di sopravvivenza. Le temperature rigide della notte e gli abiti leggeri che Gus indossava al momento della scomparsa rendono, secondo gli esperti, quasi impossibile che il piccolo possa essere ancora vivo.
“Abbiamo sperato in un miracolo, ma purtroppo non si è verificato”, ha dichiarato Parrott. “Ogni sforzo è stato compiuto per localizzarlo, ma i risultati non sono arrivati”.

Dalla speranza al recupero: il dolore della famiglia di Gus Lamont

Sabato pomeriggio, poco dopo le 17:00, Gus era stato visto per l’ultima volta dalla nonna mentre giocava vicino a un cumulo di terra. Solo mezz’ora dopo, la donna si è resa conto della sua assenza. Descritto dai parenti come un bambino timido ma curioso e amante dell’avventura, Gus non aveva mai oltrepassato i confini della proprietà in passato.
Martedì sera la famiglia è stata messa al corrente dalla polizia che le possibilità di sopravvivenza erano estremamente ridotte. Da allora, le ricerche si sono progressivamente trasformate in un’operazione di recupero.

Un territorio insidioso e ricco di pericoli

Il distretto pastorale nord-orientale del South Australia è caratterizzato da vaste aree semi-desertiche e da un reticolo di vecchi pozzi e miniere, molti dei quali non segnalati e invisibili a occhio nudo. Alcuni abitanti locali hanno ipotizzato che Gus possa essere caduto in uno di questi cunicoli, una possibilità che rende ancora più difficile il lavoro degli investigatori.

Gus Lamont: la nuova fase delle indagini

Il caso è ora stato affidato all’Unità Persone Scomparse, che si occuperà di gestire le indagini a lungo termine. La polizia ha escluso il coinvolgimento di terzi, sottolineando che la strada vicina è frequentata solo da abitanti della zona.
“Continueremo a seguire ogni pista”, ha ribadito il commissario Parrott, “finché non riusciremo a scoprire cosa è accaduto a Gus e, se possibile, riportarlo alla sua famiglia”.

Il messaggio della famiglia

Attraverso l’amico Bill Harbison, i familiari hanno espresso il loro dolore per la scomparsa del piccolo:
“È stato uno shock enorme per tutti noi. L’assenza di Gus è insopportabile, ci manca più di quanto le parole possano descrivere. Continuiamo a sperare di poterlo riabbracciare”. La famiglia ha infine chiesto rispetto e privacy in questo momento di grande sofferenza.