Robert Redford, la morte e il cold case che ha segnato la sua famiglia

Il leggendario attore di Hollywood si è spento a 89 anni. Con la sua scomparsa, torna alla ribalta un caso di omicidio rimasto irrisolto dal 1983: la morte di Sid Wells, fidanzato della figlia Shauna. Una vicenda che ha intrecciato per sempre il destino della famiglia Redford con uno dei più noti cold case americani.

Redford Sid Wells

Robert Redford non è stato solo un’icona del cinema mondiale, ma anche un uomo che nel corso della sua esistenza ha dovuto affrontare tragedie personali profonde. Alla perdita precoce della madre e alla morte dei figli Scott e James, si aggiunge un altro dramma che ha segnato per sempre la sua famiglia: l’assassinio di Sid Wells, il giovane fidanzato della figlia Shauna, avvenuto in circostanze mai chiarite.

Sid Wells, il ragazzo dal futuro promettente

Nell’inverno del 1983, Sid Wells era un brillante studente di giornalismo all’Università del Colorado. Alto, biondo, con gli occhi chiari e il sogno di lavorare in televisione, aveva appena iniziato uno stage presso una stazione locale. Da tre anni era legato sentimentalmente a Shauna Redford, figlia del celebre attore, che studiava arte e abitava poco distante da lui.

Sid viveva a Boulder con il fratello maggiore Sam, in un appartamento acquistato dalla madre June Menger con l’assicurazione riscossa dopo la morte del marito, vittima di un incidente stradale. Per sostenere le spese domestiche, i due fratelli decisero di affittare una stanza. A rispondere all’annuncio fu Thayne Smika, un giovane taciturno, con difficoltà economiche e problemi nel pagare puntualmente l’affitto.

Il delitto del 1° agosto 1983

Quel giorno, Sam Wells rientrò da un campeggio e trovò il fratello senza vita, riverso a terra, colpito alla testa da un proiettile calibro 20. Le indagini portarono subito l’attenzione sul coinquilino Smika: a suo carico, i sospetti legati a debiti con Sid e a una sottrazione di denaro e droga. In casa della madre di Smika fu rinvenuto un fucile compatibile con l’arma del delitto.

Il giovane venne arrestato nell’ottobre dello stesso anno, ma il procuratore distrettuale Alex Hunter ritenne insufficienti le prove per procedere a processo. Smika venne rilasciato e, poco dopo, fece perdere le proprie tracce. Nel 1986 la sua auto fu trovata abbandonata a Beverly Hills, senza alcuna impronta utile alle indagini.

Shauna Redford: una ferita mai rimarginata

La morte di Sid Wells sconvolse Shauna Redford, che decise di lasciare l’università. La madre del ragazzo raccontò anni dopo alla CNN: «Ha sofferto in modi che non riesco nemmeno a immaginare». Anche Robert Redford rimase profondamente colpito: interruppe le riprese del film Il migliore per partecipare al funerale e garantì protezione alla famiglia Wells nelle prime fasi dell’inchiesta.

Un amico dell’attore ricordò come Redford fosse molto legato a Sid e convinto che il giovane avesse davanti un futuro brillante. Nel necrologio, Shauna fu indicata come “fidanzata e migliore amica” della vittima, a testimonianza della profondità del loro legame.

Indagini riaperte e una fuga senza fine

Nel 1997 la polizia di Boulder, con il supporto dell’FBI, riaprì il caso e ottenne nuove prove forensi e balistiche a carico di Smika. Nel 2010, il procuratore Stan Garnett emise un mandato di cattura per omicidio di primo grado, ma il principale sospettato risultava già irreperibile.

Secondo le ipotesi investigative, Smika avrebbe cambiato identità e potrebbe vivere in Messico, forse nei dintorni di Puerto Vallarta, lavorando come contabile. Nel frattempo, la famiglia Wells non ha mai smesso di lottare per ottenere giustizia.

L’ultimo gesto di Redford e l’appello dell’FBI

Quando nel 2010 venne emesso il mandato, Robert Redford chiamò personalmente il procuratore Garnett per ringraziarlo dell’impegno nel portare avanti il caso, nonostante fossero passati decenni dal delitto.

Il 17 settembre 2025, il giorno successivo alla morte dell’attore, l’FBI di Denver ha rilanciato l’appello per la cattura di Thayne Smika, diffondendo vecchie foto e un’ipotesi di come potrebbe apparire oggi, a 66 anni. È ancora attiva una ricompensa di 10mila dollari per chi fornirà informazioni utili alla sua localizzazione.

Dionne Waugh, portavoce della polizia di Boulder, ha dichiarato: «Non abbiamo perso la speranza. Il fascicolo resta aperto e nuove prove continuano ad emergere, anche se non possiamo divulgarle. Nuovi investigatori stanno offrendo prospettive diverse e questo ci spinge a non mollare».

Una storia che non trova pace

La morte di Robert Redford ha riportato all’attenzione pubblica non solo la carriera straordinaria di uno dei più grandi attori del nostro tempo, ma anche il dolore privato che ha accompagnato la sua vita. L’ombra dell’omicidio di Sid Wells resta un enigma che ancora oggi, a più di quarant’anni di distanza, continua a cercare una verità e una giustizia mai raggiunte.

Wanted FBI