Garlasco: il magistrato Mario Venditti pagato per scagionare Andrea Sempio

Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, avrebbe ricevuto 43 mila euro dai Sempio per archiviare la posizione di Andrea. Da giustificare anche 6 mila euro al generale Luciano Garofano

venditti

La notizia, fresca di giornata, ha scosso un po’ tutti: il magistrato Mario Venditti avrebbe incassato dei soldi per scagionare Andrea Sempio. Il primo, a riportare la notizia, è stato il Tg1 intorno alle 7.30. Claudia Moregola e il procuratore capo Francesco Prete hanno incaricato Carabinieri e Guardia di Finanza di effettuare perquisizioni nelle case di Venditti a Pavia, Genova e Campione d’Italia. La stessa richiesta è stata fatta per le case di due ex carabinieri – ora in congedo – che lavoravano nella sezione di Polizia Giudiziaria ai tempi dell’omicidio di Garlasco. Nuova perquisizione anche a casa dei genitori e degli zii di Andrea Sempio.

Chi è Mario Venditti

Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia è stato figura di spicco in importanti inchieste giudiziarie ad alto impatto mediatico. Da quando è andato in pensione, ha assunto l’incarico di presidente del Casinò di Campione d’Italia. L’ex magistrato ha lavorato presso la Direzione distrettuale antimafia, con incarichi a Milano e Reggio Calabria. Figura centrale nel delitto di Garlasco, si è anche occupato del sequestro di Eitan Biran, il bambino sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa – Mottarone.

Il nome di Mario Venditti, in ogni caso, è noto a tutti per l’omicidio di Chiara Poggi. Nel 2017 e nel 2020 ha ottenuto l’archiviazione della posizione di Andrea Sempio, oggi indagato in concorso con Alberto Stasi.

Secondo Claudia Moregola e il procuratore capo, Francesco Prete, l’ex magistrato avrebbe ricevuto delle somme di denaro per favorire l’archiviazione delle indagini a carico di Sempio. Secondo quanto appreso dalle agenzie, in casa dei genitori di Sempio è stato trovato un appunto con scritto: “Venditti / gip archivia X 20-30 euro”. A sostegno dell’ipotesi di pagamenti illeciti a suo favore, ci sarebbero anche delle movimentazioni bancarie “anomale” sui conti correnti della famiglia Sempio.

L’ex magistrato, tramite il suo legale, ha respinto ogni addebito e ha ribadito di aver sempre agito nel pieno rispetto della legge. Secondo il legale di Venditti, le decisioni adottate dall’ex magistrato nel procedimento di Garlasco si basavano esclusivamente su valutazioni giuridiche e sulla ritenuta impossibilità di utilizzo di alcune prove scientifiche. Non va però dimenticato, proprio a questo proposito, quanto disse Venditti quando decise di archiviare il fascicolo a carico di Sempio: “Ho impiegato 21 secondi per maturare la convinzione”. Un po’ pochi per un caso così delicato.

Le altre anomalie riscontrate

I pm di Brescia avrebbero riscontrato anche altre anomalie. Mancherebbero all’appello alcune trascrizioni di intercettazioni di Giuseppe Sempio in merito alla necessità di “pagare quei signori”. Gli accertamenti condotti dalla GdF avrebbero però portato alla luce dei pagamenti a mezzo assegni bancari per un totale di 43 mila euro. Soldi versati dalle sorelle del papà di Andrea Sempio, Ivana e Silvia Maria. Dalle scritture contabili risulterebbe che Giuseppe Sempio e il figlio Andrea, nello stesso periodo, avrebbero prelevato 35 mila euro in contanti.

L’agenzia di stampa ANSA riporta anche altre persone attenzionate dalla Procura di Brescia: l’ex maresciallo Giuseppe Spoto e l’ex luogotenente Silvio Sapone. I pm ritengono ci siano stati “contatti opachi” tra Andrea Sempio, Giuseppe Spoto e Silvio Sapone.

Secondo quanto riportato nel decreto, Andrea e Giuseppe Sempio avrebbero “intrattenuto” con i due investigatori dell’epoca “poco prima” delle audizioni in Procura “dei contatti non relazionati”, in particolare con Sapone, o di “durata incongrua“, in particolare con Spoto.

I pm segnalano inoltre che, quando a Sempio fu notificato l’invito a comparire per l’interrogatorio nel 2017, l’allora maresciallo Spoto “si tratteneva presso Sempio Andrea per un tempo assai esteso, incompatibile con la mera esecuzione dell’attività notificatoria”. Avrebbe raggiunto Sempio “alle ore 16:35” ed effettuava la notifica più di un’ora dopo, alle “17:45”.

Sempre secondo le indagini, Silvio Sapone avrebbe avuto “rapporti di particolare confidenza e correlazione con l’indagato Venditti”. E avrebbe avuto “un contatto con Sempio Andrea in data antecedente“, rispetto alla notifica, “pur non risultando una ragione investigativa correlata a tale necessità”.

I soldi ricevuti dal generale Luciano Garofano

Si infittisce anche il mistero su più di 6 mila euro versati all’ex generale dei Ris, Luciano Garofano, oggi consulente della famiglia Sempio. Sembra che, ai tempi, il generale avesse fornito una consulenza. Consulenza, però,  che diverse testate giornaliste riportano come “fantasma”. Pare che nessuna memoria sia mai stata depositata e nessun incarico ufficiale sia stato assegnato dagli avvocati di allora all’ex generale dei Ris, ospite fisso della trasmissione Quarto Grado. In ogni caso, i generale Garofano ha emesso regolare fattura. Assolto.

Il commento del legale di Alberto Stasi

L’avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, ha così commentato il terremoto di questa mattina: “Abbiamo sempre rispettato le indagini, non ci siamo mai permessi di dirci sconcertati o di denigrare la Procura. Anche per Venditti vale la presunzione di innocenza, ma i fatti se confermati sarebbero gravissimi, ci sarebbe da piangere non da ridere. L’indagine di Brescia non deve turbare nessuno, cosa c’entra questo con il dolore? Le indagini tradizionali sono tutte importanti e vanno seguite con rispetto”.

Il commento dei legali di Andrea Sempio

L’avvocato Angela Taccia, amica e legale di Sempio, incalzata dai giornalisti ha così commentato: “Andrea non è spaventato, è tranquillo. Stamattina era più tranquillo del solito”. La Taccia ha riportato anche quanto hanno detto i genitori di Andrea mentre era in corso la perquisizione nella loro abitazione: “Sono qui, sono gentilissimi, non so cosa vogliano, non siamo indagati. Ormai siamo abituati alle perquisizioni”.

Il commento dell’avvocato Massimo Lovati

L’avvocato Massimo Lovati, anche lui legale di Sempio, è riuscito ancora una volta a trovare una giustificazione all’appunto trovato in casa dei genitori dell’indagato (Venditti / gip archivia X 20-30 euro ndr): “Per me quello era un preventivo di spese legali”.