“La vita è troppo seria per prenderla seriamente”. Risulta impossibile parlare delle icone del cinema. Robert Redford era uno degli ultimi. Stelle che sapevano conciliare vecchio e nuovo stile Hollywoodiano. Paragonava il suo lavoro a un combattimento dietro le linee nemiche ma allo stesso tempo sapeva quanto l’intrattenimento fosse cosa importante per spezzare un’esistenza, altrimenti poco sopportabile. Ha esercitato la professione per cinquant’anni alternano il suo talento d’attore e regista a quello di portavoce di questioni sociali. Il Sundance Festival, da lui creato, è stato il primo concorso capace di intercettare un cinema indipendente fino ad allora poco considerato.
Uomo di grande coraggio ha sempre fatto da portavoce alle cause in cui credeva. Attore versatile ha saputo alternare ruoli drammatici a commedie di grande successo diventando un punto di riferimento. L’ avvenenza non è stata unica caratteristica della sua, dimostrata, arte. I titoli in cui Redford ha lavorato fanno parte della storia. A cavallo tra gli anni sessanta e i duemila l’attore americano ha recitato e diretto storie capaci di far sorridere, film di denuncia quali I tre giorni del Condor o drammi intimisti come Gente comune.
Capace di sopravvivere alla fama troviamo Redford proporre il suo vecchio stile fino al recente passato in lavori come Le nostre anime di notte o Old man an a gun. Quando un attore è particolarmente bello risulta molto difficile valutarne a pieno il talento, nel protagonista di Tutti gli uomini questo problema non sussisteva. La sua falcata sorniona e la capacità di uscire da personaggi forzatamente vincenti hanno costruito un vero e proprio stile che non lo ha mai abbandonato.
È sotto gli occhi di tutti la sua performance in Proposta Indecente, arrivata in età avanzata, capace di caratterizzare un milionario della solitudine propria della sua condizione. Un artista non adatto a sintesi che si è guadagnato l’eternità, come tanti colleghi prima di lui. Gli estimatori della settima arte dovrebbero essergli grati per il suo lavoro di promozione con un occhio sempre puntato a quei circuiti dove la passione regna ancora.
