Antonella Bundu, candidata presidente alle prossime elezioni regionali di ottobre in Toscana per la lista di sinistra “Toscana Rossa”, è stata recentemente vittima di pesanti insulti razzisti sui social. Tutto è iniziato con un post su X di Francesca Totolo, attivista dell’estrema destra e collaboratrice del giornale neofascista Il Primato Nazionale. Nel tweet, Antonella Bundu veniva definita “sierraleonese con cittadinanza italiana”, un’espressione che, secondo la candidata, aveva il chiaro obiettivo di mettere in discussione la sua identità nazionale.
“Non lo scrive per spiegare una doppia appartenenza, come se fosse un valore in più”, ha commentato Antonella Bundu. “Lo fa per sottolineare che io non sarei italiana come lei. Che la mia italianità è una concessione, non un diritto”.
La risposta di Antonella Bundu: un sorriso e una banana
Gli insulti non si sono fermati al post della Totolo: tra i commenti si leggono frasi come “buttatela in mare”, “torna in Africa” e persino “fuori le scimmie dall’Italia”.
Invece di rispondere con rabbia, Antonella Bundu ha scelto l’ironia. Su Facebook ha pubblicato una foto sorridente mentre tiene in mano una banana, accompagnata dalla scritta:
“In foto un’italiana che gentilmente offre una banana a quelli che hanno imparato a tirargliela”.
Un gesto semplice ma potente, capace di smontare con intelligenza un linguaggio violento e discriminatorio.
“Una cultura razzista mai sconfitta”
Oltre a denunciare gli insulti, Bundu ha voluto evidenziare il problema più ampio: il radicamento del razzismo in Italia. “Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto sia ancora viva nel nostro Paese una cultura razzista e fascista che non è mai stata davvero sconfitta”, ha dichiarato.
Secondo la candidata, questo clima trova spazio anche attraverso i giornali vicini a CasaPound, un’organizzazione neofascista che – afferma – dovrebbe essere sciolta immediatamente. “Non possiamo più accettare che in un Paese nato dalla Resistenza, chi si richiama apertamente al fascismo abbia ancora agibilità politica e mediatica”, ha sottolineato.
