 
Il dottor Ezio Rossi, stimato pneumologo e medico di famiglia di Carmagnola, non aveva fatto rientro a casa nella serata di domenica 14 settembre 2025, dopo un’escursione in Valle Stura, nel territorio di Vinadio. Preoccupata, la moglie di Ezio Rossi aveva segnalato la sua scomparsa intorno alle 22, dando il via immediato alle operazioni di ricerca.
L’auto del 61enne è stata individuata in località Baraccone di Sant’Anna di Vinadio. Grazie al segnale GPS registrato dall’app Georesq, installata sul suo smartphone, i soccorritori hanno potuto restringere l’area di ricerca.
Ezio Rossi: ritrovamento in una zona impervia
Poco dopo l’1.30 di notte, una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha raggiunto un punto impervio ai piedi del Monte Lausa Bruna, tra le cime Ciastella e Lausa Bruna. Lì è stato trovato il corpo di Ezio Rossi, privo di vita, in fondo a un salto di rocce.
Secondo le prime ricostruzioni, Rossi sarebbe scivolato accidentalmente durante il percorso, precipitando nel vuoto e morendo sul colpo.
Imponente dispiegamento di soccorsi per recuperare Ezio Rossi
Alle operazioni hanno preso parte diversi reparti:
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il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (CNSAS), 
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i militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cuneo, 
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i Vigili del Fuoco con nuclei UCL, SAF e TAS. 
Nella mattinata di lunedì 15 settembre, l’elicottero Drago 66 del reparto volo dei Vigili del Fuoco di Torino ha provveduto al recupero della salma, poi trasferita a Vinadio.
Un medico apprezzato e stimato dalla comunità
La notizia della morte del dottor Rossi ha scosso profondamente Carmagnola e l’intera ASL To5, dove era conosciuto non solo per la sua competenza professionale ma anche per la sua umanità.
In una nota ufficiale, la direzione aziendale ha espresso “profondo cordoglio per la prematura scomparsa del dottor Ezio Rossi, che ha dedicato gran parte della sua vita alla cura dei cittadini, rappresentando un punto di riferimento saldo e affidabile per la comunità”.
L’ASL ha sottolineato la sua capacità di unire rigore clinico e sensibilità personale, ricordandolo come un medico vicino ai pazienti e appassionato della sua professione.
L’ottava vittima dell’estate sulle montagne cuneesi
Con questa tragedia, il bilancio delle vittime di incidenti in montagna sulle Alpi Cuneesi sale a otto solo nell’estate 2025. Un dato che conferma quanto gli ambienti alpini, pur affascinanti e suggestivi, possano rivelarsi pericolosi anche per escursionisti esperti.

 
		 
		