
Nella penisola antartica, lo scioglimento accelerato dell’Ecology Glacier, situato nella baia di Admiralty sull’isola di Re Giorgio, ha portato alla luce i resti di una spedizione risalente al 1959. I ricercatori hanno identificato il corpo del meteorologo britannico Dennis “Tink” Bell, allora 25enne, che operava per il Falkland Islands Dependencies Survey (FIDS), antesignano dell’attuale British Antarctic Survey (BAS).
Dennis Bell: il tragico incidente del 1959
Il 26 luglio 1959, Bell stava partecipando a una missione scientifica insieme a tre colleghi e due slitte trainate da cani. L’obiettivo era raccogliere dati meteorologici e geologici sul ghiacciaio. Durante l’ascesa, il gruppo dovette attraversare un’area ricoperta da neve soffice, che nascondeva crepacci. Procedendo senza sci per motivare il team e facilitare il cammino, Bell cadde in un crepaccio nascosto da un fragile ponte di neve. Ogni tentativo di recupero si rivelò impossibile e il suo corpo rimase intrappolato per decenni.
La vita di Dennis “Tink” Bell
Nato nel 1934, primogenito di tre fratelli, Bell studiò alla Harrow County School for Boys. Dopo il diploma, prestò servizio nella Royal Air Force come operatore radio. Nel 1958 entrò nel FIDS e fu assegnato alla base di Admiralty Bay. Un sito composto da circa sei membri, a oltre 120 km dalla costa settentrionale della penisola antartica. La sua missione prevedeva due anni di lavoro in condizioni estreme, a supporto delle prime ricerche scientifiche britanniche nella regione.
La scoperta e l’identificazione
A individuare i resti è stato un team di ricerca polacco, che ha recuperato anche circa 200 reperti personali e scientifici: parti di apparecchiature radio, un orologio inciso, un coltellino svedese, una torcia, bastoncini da sci e un bocchino per pipa. L’identità è stata confermata tramite analisi del DNA condotta dal King’s College di Londra, confrontata con i profili genetici del fratello David e della sorella Valerie.
Il ricordo e il significato della scoperta
Per Dame Jane Francis, direttrice del BAS, “Dennis è stato uno dei tanti coraggiosi membri del FIDS che hanno contribuito alle prime esplorazioni e scoperte scientifiche in Antartide. Questo ritrovamento chiude un mistero lungo decenni e ci ricorda le storie umane dietro la ricerca polare”.