
È ufficiale: And Just Like That, il sequel di Sex and the City, si concluderà con la terza stagione. La notizia è stata annunciata nelle scorse ore sul profilo Instagram del creatore Michael Patrick King con un post malinconico.
Un ultimo capitolo per chiudere il cerchio, scrive. Un epilogo prevedibile per uno show che, pur avendo riportato sullo schermo Carrie Bradshaw e le sue amiche storiche, non è mai riuscito davvero a eguagliare l’impatto culturale e il successo globale della serie madre.
Un’eredità difficile
Nata nel 2021 con l’ambizione di raccontare la maturità delle protagoniste di Sex and the City, And Just Like That si è trovata fin da subito a fare i conti con le aspettative di un pubblico affezionato alla serie originale e con un panorama televisivo profondamente cambiato.
Per le fan storiche di Sex and the City, che almeno una volta si sono identificate con — o hanno sognato di essere — una delle protagoniste, è stato difficile ritrovare quel senso di immedesimazione nella nuova serie. Le quattro amiche di And Just Like That appaiono ora come signore altoborghesi, impeccabili e bon ton, molto lontane dalla vitalità e dall’irriverenza che avevano conquistato il pubblico.
C’è chi ha fatto notare come si sia passati da tanto “sex” a moltissima “city” con una New York ancora affascinante con le sue strade caotiche, i suoi negozi scintillanti e i ristoranti stellati. Elegante sì, ma distante dal vissuto quotidiano di molte spettatrici. Quello che un tempo era uno stile di vita a cui aspirare, sembra oggi essere diventato il traguardo, quasi inevitabile, della mezza età.
Nella nuova serie, nonostante il ritorno in scena di personaggi storici, sembra aver pesato anche l’assenza pesante di Samantha Jones (Kim Cattrall) e la “perdita” di Mr. Big all’inizio della prima stagione, trasformato da sciupafemmine a rassicurante capofamiglia.
La svolta drammatica e alcune scelte narrative poco convincenti hanno progressivamente raffreddato l’entusiasmo iniziale. And Just Like That non è mai riuscita a ricreare la magia dell’originale. Fin da subito, si è sentita la mancanza dei dialoghi pungenti, dell’ironia e del forte senso di sorellanza che caratterizzavano Sex and the City. Le atmosfere si sono spesso rarefatte in narrazioni frammentate, talvolta forzatamente inclusive, che hanno reso poco efficace il tentativo di trovare un equilibrio tra omaggio e innovazione.
La moda resta protagonista
C’è un ambito in cui And Just Like That non ha deluso: la moda. Come già accadeva negli anni Novanta e Duemila, i look di Carrie, Miranda e Charlotte sono rimasti oggetto di culto e discussione, tra richiami vintage, sperimentazioni audaci e l’immancabile tacco 12.
Non a caso, proprio la moda ha rappresentato l’anello di congiunzione più solido tra le due serie.
In And Just Like That, Carrie continua a mixare vintage, haute couture e pezzi di strada con leggerezza e ironia. La moda “turn of the century” si lega con un fil-rouge all’attualità: slip dress, choker gioiello, borse baguette, Manolo Blahnik e trench oversize a creare outfit stratificati, colorati, ironici. In questa nuova serie, ritroviamo capi ripescati dal passato, pezzi storici e citazioni a quella New York di fine millennio che aveva fatto di Sex and the City un cult.
Il capitolo finale
L’ultima stagione, sulla quale a breve calerà il sipario, promette di tirare le fila delle storie personali e sentimentali delle protagoniste, offrendo una chiusura alle trasformazioni – a volte goffe, a volte sincere – che le hanno attraversate. Resta da vedere se ci sarà spazio per nuovi colpi di scena o per un addio in grande stile (come era stato per Sex and the City).
In un’epoca di revival e sequel, And Just Like That ha dimostrato quanto sia difficile riproporre un mito senza perdere il filo della narrazione e della continuità con il passato. I tempi cambiano, le vite cambiano, così come le persone. Lasciati i toni e gli scorci che hanno reso un successo planetario Sex and the City, a And Just Like That rimane un merito innegabile: aver continuato a parlare alle donne – e non solo – di età adulta, con tutte le contraddizioni, fragilità e possibilità che questo comporta.
Cala il sipario. The show must go on.