
È accaduto tutto in pochi istanti, ma le conseguenze resteranno indelebili. Alle 11:08 del mattino, sulla trafficata autostrada A4 Torino-Milano, un uomo di 82 anni ha preso una decisione che si è rivelata letale. Egidio Ceriano, residente a Cerano (Novara), ha sbagliato uscita al casello di Arluno. Invece di proseguire o cercare un’alternativa, ha compiuto un’inversione improvvisa e folle: è rientrato in carreggiata ma contromano.
Sette chilometri. Tutti percorsi in senso opposto al flusso. L’anziano, a bordo di una Peugeot 207, ha imboccato la corsia di sorpasso credendo fosse quella lenta, inconsapevole del pericolo imminente. Due automobilisti sono riusciti a schivarlo per un soffio. Il terzo veicolo, una Peugeot 3008 con a bordo tre persone, non ha avuto la stessa fortuna.
L’impatto devastante in A4: un SUV ridotto a lamiere
Lo scontro frontale tra le due Peugeot è stato violentissimo, tale da incastrare i corpi tra le lamiere. Per estrarli, i vigili del fuoco hanno lavorato per ore. L’autostrada è rimasta chiusa fino alle 17:30 per permettere i rilievi della polizia stradale di Novara Est e le operazioni di soccorso.
A perdere la vita nello schianto sono stati Egidio Ceriano stesso e i tre occupanti della 3008: Valerio Amodio Giurni, 38 anni, impiegato presso il Banco BPM di Novara, e i suoi amici e vicini di casa, Mario Paglino e Gianni Grossi, entrambi 53 anni. I tre si stavano recando probabilmente insieme verso una destinazione di svago o lavoro. Non arriveranno mai.
Due artisti internazionali tra le vittime sull’A4
Paglino e Grossi non erano nomi qualunque. Insieme avevano fondato nel 1999 l’azienda MaGia2000, leader nella creazione di Barbie e bambole da collezione personalizzate. Le loro opere, vere e proprie creazioni artistiche, avevano conquistato collezionisti da tutto il mondo. La loro collaborazione con Mattel, la multinazionale americana dei giocattoli, li aveva resi celebri nel panorama internazionale del design creativo. Erano compagni nella vita e nel lavoro, uniti da oltre 25 anni, e la loro perdita lascia un vuoto enorme nella comunità artistica e tra gli appassionati.
Una sopravvissuta in gravi condizioni: Silvia Moramarco
L’unica a salvarsi, seppur gravemente ferita, è Silvia Moramarco, 37 anni, architetta. Sposata da meno di un anno con Valerio Giurni, viveva insieme a lui proprio di fronte alla casa di Paglino e Grossi a Novara. L’amicizia e la vicinanza erano parte della loro quotidianità.
Dopo l’impatto, Silvia è stata intubata sul posto e trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano. Ha riportato traumi multipli e fratture: si trova in prognosi riservata e i medici lottano per salvarla. La tragedia ha colpito la giovane coppia in un momento che avrebbe dovuto essere ancora di serenità, poco tempo dopo il loro matrimonio celebrato nell’ottobre 2023.
Una giornata drammatica sulle strade italiane
L’incidente sull’A4 non è stato l’unico episodio tragico della giornata. In Lombardia e in Puglia si sono verificati altri scontri mortali che hanno segnato il bilancio nero della giornata.
All’alba, a Borgo di Terzo, in provincia di Bergamo, un ragazzo di 20 anni ha perso la vita nello scontro tra la sua Fiat Panda e una Mercedes E350. Poco dopo, sulla 591 bis a Zanica, è morto Salvatore Di Marco, motociclista 55enne. A mezzogiorno, un altro uomo di 47 anni è deceduto nella galleria Montenegrone in seguito a un altro violento incidente.
Nel Barese, infine, ha perso la vita una donna incinta di 33 anni, Sara Turzo, vittima dell’impatto tra un’auto e un pulmino. Anche in questo caso, nessuna possibilità di salvezza.
Una riflessione amara: l’età alla guida e la sicurezza stradale
La tragedia dell’A4 solleva interrogativi urgenti: può un uomo di 82 anni affrontare in sicurezza la guida su un’autostrada trafficata? Serve maggiore vigilanza su chi è ancora idoneo a guidare? E cosa può fare lo Stato per prevenire simili drammi?
Le immagini di quell’inversione folle e del viaggio contromano lungo 7 chilometri scuotono l’opinione pubblica. Un errore umano, apparentemente semplice e banale, che ha avuto conseguenze disastrose. Una tragedia che impone a tutti — istituzioni, familiari, cittadini — una riflessione profonda sulle responsabilità alla guida, sull’età, sulla lucidità e sul bisogno di tutela collettiva.