
Un’operazione di monitoraggio e controllo delle aree sensibili di Roma, ha permesso ai Carabinieri della Stazione della capitale in Piazza Bologna, di individuare un soggetto sospetto e fermarlo. Un controllo che ha portato alla luce un possibile schema di truffe e ricettazione. L’intervento è avvenuto nella giornata di ieri nei pressi di uno sportello bancomat.
L’uomo fermato mentre usava una carta non sua
Il soggetto, un 36enne napoletano con precedenti, è stato notato mentre si aggirava con fare nervoso nei pressi dell’ATM. Il suo atteggiamento ha attirato l’attenzione dei militari che hanno deciso di procedere a un controllo. L’uomo è stato colto sul fatto mentre prelevava 150 euro. Peccato che stava utilizzando una carta prepagata intestata a un’altra persona.
Perquisizione e ritrovamento sconcertante
A seguito del sospetto fondato, i Carabinieri hanno esteso i controlli all’uomo e al veicolo in suo possesso. Il risultato della perquisizione ha lasciato senza parole: sono stati rinvenuti ben 199 strumenti di pagamento (tra carte di credito e prepagate), 510 biglietti “Gratta e Vinci”, 890 euro in contanti e due telefoni cellulari. Un bottino che suggerisce l’esistenza di un’attività illegale più ampia e strutturata.
Nessuna spiegazione convincente dal sospettato
Alla richiesta di chiarimenti sulla provenienza del materiale trovato, il 36enne non ha fornito alcuna risposta credibile. Questo avrebbe alimentato ulteriormente i sospetti dei Carabinieri. La quantità e la varietà degli oggetti rinvenuti fanno ipotizzare un possibile coinvolgimento in un circuito organizzato dedito alla frode e alla ricettazione.
Arresto in flagranza e decisione del Tribunale
Raccolti i necessari elementi probatori, i militari, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica, hanno proceduto con l’arresto in flagranza. Il soggetto è stato condotto in caserma e trattenuto fino all’udienza di convalida. Il Tribunale di Roma ha deciso di applicare il divieto di dimora nel Comune di Roma in attesa dell’evoluzione del procedimento giudiziario.
Indagini in corso e attenzione sulle zone a rischio
Il materiale sequestrato è ora al centro di indagini approfondite. L’intenzione mirerebbe a risalire ai reali proprietari delle carte e dei biglietti, e ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. L’operazione rientra in una più ampia strategia delle forze dell’ordine per contrastare i reati legati all’abuso di strumenti di pagamento e al mercato della ricettazione. Il caso solleva anche nuove riflessioni sull’importanza di intensificare i controlli nelle aree urbane considerate a rischio, dove fenomeni simili sembrano moltiplicarsi.