Salone del Libro: il self- publishing e il caso di Sara Speciani

Grande riscontro all’area del 2° Padiglione del Lingotto dedicata al self–publishing

Sara Speciani

Conferme e novità post Salone del Libro di Torino che ha chiuso, dal 15 al 19 maggio scorso, con numeri record di presenze (231 mila registrate) dopo avere ospitato tantissimi eventi con scrittori internazionali e nazionali. Grande riscontro ha avuto quest’anno l’area del 2° Padiglione del Lingotto dedicata al self – publishing, un mercato in forte crescita in una ‘zona ‘ della rassegna in cui si entra a seguito di una selezione da parte di un gruppo di editor esperti e all’interno della quale si può promuovere direttamente il proprio libro.

Sara Speciani

A parlare di questo trend librario è Sara Speciani, milanese, con un’esperienza ultratrentennale nel settore dell’editoria e dei libri, esperta di comunicazione, con all’attivo numerosi eventi in Italia e all’estero. E’ lei che segue da anni la programmazione professionale del Salone e dell’Area Pro e dal 2022 il progetto del self-publishing, fenomeno in esplosione anche in Italia, grazie alla collaborazione con le più importanti piattaforme di self publishing ( ad esempio Kindle Direct Publishing che vende direttamente su Amazon, e-commerce per eccellenza, su cui passa il cinquanta per cento di tutte le vendite dei libri on- Line o Youcanprint, la scelta più conveniente per il cartaceo ).

Il self-publishing

L’area dedicata al Self Publishing per Sara rappresenta un processo, che è parte dell’eco sistema editoriale e consente di accedere al mondo della pubblicazione dei libri, bypassando i metodi tradizionali legati alla scelta della casa editrice. E la novità è stata accolta in maniera talmente favorevole dal grande pubblico di lettori, che autrici di romance e fantasy abbiano avuto- quest’anno più che gli altri anni- code interminabili di ragazzine ferme per una copia del libro autografata o una foto. Non solo, ma il self sta creando autori appetibili anche all’esterno, per le stesse case editrici tradizionali che spesso richiedono gli autori auto pubblicati.

Giulia Visioli e Jessica Maccario

Tra i tanti, particolare successo ha avuto Giulia Visioli, che dopo il sold-out de ‘Il Cuore di Vanora’ ha pubblicato l’ultimo atto della saga ‘ L’erede di Kikujima’, un salto in storie dal sapore giapponese di samurai e intrighi di storie di passione e sangue.  Con lei la già notissima autrice Jessica Maccario presente al Salone con la sua ultima opera’ Fuggirò da te un libro romantic suspence, scritto con lo pseudonimo di Rebecca Macdoll a quattro mani con l’amico scrittore Gabriele Dolzanelli, andato a stretto giro in sold – out.

Prima del self – publishing esistevano già forme di collaborazione collettiva in cui gli autori cercavano di promuoversi acquistando stand, oppure organizzando presentazioni comuni. Parlando di iniziative collettive al Salone non si può non ricordare l’opera di coordinamento del noto scrittore Claudio Secci, noto non solo come autore di numerosi libri sempre sold- out, ma soprattutto nella sua veste di ideatore e fondatore di un gruppo organizzato di scrittori emergenti, il CSU.  Il CSU che oramai conta più di 500 autori, tra cui quelli citati sopra – quest’anno ha registrato per il secondo anno consecutivo un nuovo record di vendite, il doppio di due anni fa.

L’era 4.0 dell’editoria forse è già cominciata: case editrici e lettori tutti non guardano più con diffidenza un mercato che prima era considerato alternativo e parallelo rispetto al tradizionale.