
Nel recupero del Bayesian, iniziato appena ieri, si registra la prima vittima. E’ morto un sommozzatore olandese, Robcornelis Maria Huijben Uiben di 39 anni. Il sub che stava lavorando al recupero de veliero ultramoderno, stava lavorando insieme ad altri colleghi al taglio del boma. Dopo un tentativo andato a vuoto, fatto con chiavi inglesi, la squadra ha deciso di utilizzare un cannello, una specie di fiamma ossidrica.
L’incidente sott’acqua
Appena eseguito il taglio, sembra che il boma abbia fatto da leva e il materiale, forse un pezzo di metallo, abbia colpito la vittima. L’ipotesi del malore che era trapelata nei primi minuti è tramontata velocemente. A quel punto le riprese delle operazioni si sono interrotte. E’ immediatamente scattato l’allarme per il recupero del corpo.
Sulla banchina, oltre ai militari della guardia costiera è arrivato il pm, Raffaele Cammarano, che sta seguendo l’intera vicenda del Bayesian. Riportato in superficie, i sanitari a bordo della Hebo 2 ed Hebo 10 hanno provato a rianimarlo.
E’ molto probabile che, a questo punto, le operazioni di recupero del veliero slittino e che il cantiere venga sequestrato. Sul corpo della vittima sia fatta l’autopsia.
L’ottava vittima del Bayesian
Il Bayesian è colato a picco nel mare di Porticello durante una tempesta il 19 agosto scorso. Quel naufragio, ricco di misteri, è costato la vita, oltre al tycoon, alla figlia Hannah, a Jonathan Bloomer, alla sua moglie Judy, a Chris Morvillo e alla moglie Neda, e a Thomas Recaldo, il cuoco di bordo. E da ieri, a questa strage si aggiunge anche il sub Robcornelis Maria Huijben Uiben.
Dall’analisi dell’imbarcazione gli inquirenti si attendevano risposte per sciogliere i tanti interrogativi legati al naufragio. Gli inquirenti volevano anche cercare di stabilire se l’affondamento fosse stato causato da una catena di errori umani, come ipotizzato inizialmente dalla Procura di Termini Imerese, o se vi fossero altre possibili piste da seguire.
Attualmente nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, sono finiti tre componenti dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte della tempesta.