Sangue durante la festa a Monreale: tre giovani uccisi in una notte di terrore

Una lite banale degenera in tragedia: Monreale sconvolta nel pieno dei festeggiamenti del Santissimo Crocifisso

Monreale

Nel cuore dei festeggiamenti religiosi dedicati al Santissimo Crocifisso, Monreale è stata teatro di una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità: tre giovani hanno perso la vita in seguito a una sparatoria avvenuta nella centrale via Benedetto D’Acquisto. Una lite scoppiata per futili motivi è degenerata in una violenta rissa e, infine, in un conflitto a fuoco che ha lasciato a terra tre morti e due feriti.

Monreale e la sparatoria: caos e panico tra la folla

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la rissa sarebbe esplosa tra due gruppi di giovani — alcuni del posto, altri provenienti da Palermo — in una zona affollatissima di avventori e turisti. Nel fuggi fuggi generale, scatenato dal lancio di tavoli, bastoni e bottiglie, uno dei presenti ha estratto una pistola esplodendo almeno 15 colpi. La piazza si è trasformata in una scena di terrore: urla, pianti e persone che cercavano rifugio tra le auto parcheggiate.

Le vittime: sogni spezzati troppo presto

Le vittime sono Salvatore Turdo, 23 anni, Massimo Pirozzo, 26 anni, e Andrea Miceli, 26 anni, cugino di Turdo. I giovani, tutti incensurati e molto conosciuti a Monreale, sono rimasti coinvolti nel conflitto a fuoco mentre cercavano di aiutarsi l’un l’altro. Andrea Miceli, prima di essere colpito, aveva messo in salvo la fidanzata, chiudendola nell’auto. Gli altri due feriti, un 33enne e un minorenne di 16 anni, sono ancora ricoverati, ma non sarebbero in pericolo di vita.

Un’indagine complessa: caccia agli aggressori

Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza e ascoltando numerosi testimoni per ricostruire nei dettagli l’accaduto. Gli inquirenti si concentrano su due giovani palermitani del quartiere Zen, sospettati di avere avuto un ruolo attivo nella sparatoria. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di un tentativo di furto di motocicli che avrebbe innescato il violento scontro.

Il dolore di una comunità sconvolta

Il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, ha parlato di “tragedia senza precedenti”, sottolineando la necessità di raccogliersi in preghiera e di dare conforto alle famiglie colpite. Per affrontare questa drammatica situazione, Arcidiacono ha convocato una giunta straordinaria per le prossime ore. L’amministrazione comunale starebbe cercando di bloccare i festeggiamenti del santissimo crocifisso che animano in questi giorni le strade della cittadina normanna. Anche il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, ha espresso il proprio cordoglio, definendo quanto accaduto come “una catastrofe umana inaccettabile”.

Soccorritori aggrediti: un’emergenza nell’emergenza

Mentre i sanitari del 118 cercavano di prestare i primi soccorsi, all’ospedale “Ingrassia”, parenti e amici di uno dei ragazzi in fin di vita si sono riversati al Pronto Soccorso. Non appena hanno appreso della morte hanno danneggiato l’ambulanza. Strattonamenti, aggressioni verbali e fisiche hanno reso ancora più drammatica la scena. I sanitari sono riusciti ad uscire dall’ospedale grazie a un cordone delle forze dell’ordine. L’associazione Coes Sicilia ha lanciato un appello urgente alle istituzioni, chiedendo protezione e sicurezza per chi opera in prima linea nelle emergenze.

Monreale ferita: festa patronale segnata dal lutto

In questi giorni, Monreale avrebbe dovuto vivere uno dei momenti più importanti della sua tradizione religiosa, la festa del Santissimo Crocifisso, che richiama migliaia di fedeli. Ma l’aria di festa si è spezzata, lasciando spazio al dolore, allo sgomento e a una ferita che resterà impressa nella memoria della cittadina normanna.