Il Papa era già morto a febbraio. La fake news sempre più incalzante

Il Papa è morto a febbraio. I complottisti non mollano il colpo e si dichiarano sempre più convinti che l'uomo che abbiamo visto a Pasqua sia un sosia

Papa morto febbraio

Il Papa era già morto a febbraio. Questa è la nuova fake news del solito gruppo di  complottisti che non si rassegna all’idea che il Pontefice sia deceduto il giorno di sant’Angelo. Non si sa se la nuova fake news giri perché, in qualche modo, devono difendere le teorie pregresse o perché siano davvero convinti che dietro ogni cosa ci sia del marcio.

Secondo i più ostinati, Jorge Bergoglio è passato a miglior vita qualche giorno dopo il suo ricovero all’ospedale Gemelli. Cerchiamo di capire cosa li spinge a portare avanti una così folle teoria.

La luce accesa nella camera

Secondo i nostri complottisti, la luce accesa per giorni e giorni nella camera nella quale era ricoverato Papa Francesco, è il primo segno evidente che il Pontefice fosse già deceduto. Come può un uomo con una polmonite bilaterale e un grave problema renale riposare con la luce accesa? Certamente in quelle stanze i cardinali stavano preparando un’uscita di scena del Pontefice che sconvolgesse i fedeli.

Il bollettino medico

Altro motivo, ritenuto tra i più gravi, il mancato aggiornamento da parte dei medici delle condizioni di Papa Francesco. Eravamo abituati alle conferenze stampa di aggiornamento di salute del Pontefice con la presenza dei professori che lo avevano in cura. Anche durante i ricoveri di Giovanni Paolo II, erano sempre stati i medici a fornire informazioni sulle condizioni di salute di Sua Santità. Invece, nel caso di Francesco, le comunicazioni venivano fornite dalla Sala Stampa Vaticana.

L’Angelus domenicale

E’ il bollettino medico a tirare in mezzo anche l’Angelus domenicale. La Sala Stampa Vaticana, informava che il Pontefice, seppur aiutato da ossigenazione ad alti flussi con cannule nasali, non solo eseguiva regolarmente fisioterapia respiratoria ma lavorava per diverse ore al giorno. Bene: se riusciva a fare tutto ciò, perché non lo abbiamo mai visto affacciarsi alla finestra della sua camera anche solo per un cenno di saluto?

Riprese televisive e foto con sosia

A confermare ai complottisti l’ipotesi che papa Francesco fosse morto a febbraio ci sono le recenti riprese televisive. Il Papa non era Jorge Bergoglio. Il volto non era gonfio a causa del cortisone in dosi massicce. Quell’uomo che ci facevano vedere era un sosia. La foto qualche giorno prima della dimissione dal Gemelli era stata realizzata con photoshop. Il Papa aveva sei dita.
E ancora: i denti. Il sorriso del Papa, e le poche parole uscite dalla sua bocca hanno permesso ai “cospirazionisti” di vedere la dentatura di Francesco. I denti di “quel presunto Pontefice” non avevano nulla a che vedere con quelli di Jorge Bergoglio.

 

A che pro il Vaticano avrebbe dovuto architettare tutta questa messa in scena? Ci piacerebbe tanto che ce lo spiegassero questi investigatori de “noialtri”.
Ma per non chiudere l’articolo senza un nuovo scoop, vi avvisiamo che il prossimo pontefice sarà il cardinale Pietro Parolin e si farà chiamare Gregorio XVII…