
L’omicidio di Ilaria Sula nell’appartamento di via Homs
Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto nell’abitazione di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, dove il 23enne vive con i genitori. I due si sarebbero incontrati la sera del 25 marzo. Ilaria Sula, originaria di Terni, era uscita di casa senza salutare le coinquiline dopo aver scambiato numerosi messaggi con l’ex fidanzato. Gli inquirenti stanno cercando di capire se i genitori di Samson, presenti in casa al momento del delitto, abbiano sentito o visto qualcosa. Al momento, non risultano indagati.
La confessione e i tentativi di depistaggio
Dopo il fermo, Mark Samson ha confessato il delitto, ma non ha fornito un movente chiaro. Ha ammesso di aver nascosto il corpo in una valigia e di averlo trasportato con la sua auto fino alla zona di Poli, dove lo ha abbandonato vicino a un dirupo. Ha inoltre rivelato di aver cercato di sviare le indagini gettando il coltello in un cassonetto e il cellulare della vittima in un tombino nel quartiere Montesacro.
Gli investigatori sospettano che Samson abbia utilizzato il telefono di Ilaria per postare storie sui social e rispondere ai messaggi nel tentativo di far credere che fosse ancora viva. Le amiche della giovane avevano notato un’attività anomala sui suoi profili, ma senza ricevere risposte dirette ai loro tentativi di contatto.
Le indagini in corso
Attualmente, gli inquirenti stanno analizzando il cellulare di Samson per verificare eventuali ulteriori prove di depistaggio. Nel frattempo, l’appartamento di via Homs è stato posto sotto sequestro per raccogliere elementi utili all’indagine. L’autopsia sul corpo di Ilaria aiuterà a chiarire l’esatta dinamica del delitto.
Mark Antony Samson è ora accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’ennesimo femminicidio che scuote l’opinione pubblica e riaccende il dibattito sulla violenza contro le donne in Italia.