
Un episodio sconcertante si è verificato su un volo United Airlines da Tulum, in Messico, a Houston, Texas. Yisroel Liebb, un passeggero del New Jersey, ha sporto denuncia contro la compagnia aerea e le autorità statunitensi dopo essere stato trascinato con la forza fuori dalla toilette dell’aereo dal pilota. Il motivo? Sarebbe rimasto nel bagno troppo a lungo. L’incidente, avvenuto il 28 gennaio, ha portato all’arresto temporaneo di Liebb e di un altro passeggero, scatenando un acceso dibattito sulla gestione della sicurezza in volo.
L’intervento del pilota e il drammatico epilogo
Secondo la denuncia presentata presso la corte federale di Manhattan, Liebb era entrato nella toilette circa trenta minuti dopo il decollo per un problema intestinale. Dopo venti minuti, un assistente di volo ha chiesto al suo compagno di viaggio, Jacob Sebbag, di verificare la situazione. Liebb ha risposto che stava avendo difficoltà ma che sarebbe uscito presto. Tuttavia, dopo altri dieci minuti, il pilota è intervenuto personalmente: ha urlato contro Liebb ordinandogli di uscire immediatamente. Non soddisfatto della risposta ricevuta, ha rotto la serratura della porta e ha trascinato Liebb fuori con i pantaloni abbassati, esponendolo agli altri passeggeri e membri dell’equipaggio.
United Airlines: il fermo all’arrivo a Houston
Una volta atterrato a Houston, il volo è stato accolto da numerosi agenti dell’Homeland Security, che hanno prelevato Liebb e Sebbag in manette. Secondo la testimonianza del passeggero, quando ha chiesto spiegazioni, un agente ha stretto ulteriormente le manette provocandogli dolore e ha risposto con un tono minaccioso: “Qui non avete alcun diritto”. Entrambi sono stati sottoposti a perquisizioni approfondite e trattenuti in celle di sicurezza prima di essere rilasciati senza accuse.
Le reazioni e il silenzio della compagnia aerea
Dopo l’incidente, United Airlines ha offerto ai due passeggeri una nuova prenotazione per New York per il giorno successivo, senza però provvedere a spese di pernottamento o pasti. La compagnia si è rifiutata di rilasciare commenti sull’accaduto, mentre un portavoce della Polizia di Frontiera ha dichiarato che l’intervento è avvenuto su richiesta della compagnia aerea, senza fornire ulteriori dettagli a causa del contenzioso in corso.
La denuncia di Liebb non riguarda solo l’umiliazione subita a bordo, ma anche il trattamento ricevuto dalle autorità all’arrivo. Il caso ha sollevato interrogativi sul rispetto dei diritti dei passeggeri e sulle modalità di intervento in situazioni simili.