Piramide di Chefren: scoperta sensazionale o bufala mediatico-scientifica?

Un team di ricercatori avrebbe individuato imponenti strutture artificiali sotto la Piramide di Chefren. Una scoperta rivoluzionaria o una semplice illusione?

Progetto Chefren Piramidi

Negli ultimi giorni, il mondo dell’archeologia e della ricerca scientifica è stato scosso da un’affermazione straordinaria: un team di ricercatori avrebbe individuato imponenti strutture artificiali sotto la Piramide di Chefren a Giza. Il progetto, condotto da Corrado Malanga, Filippo Biondi, Armando Mei e Nicole Ciccolo, sostiene di aver utilizzato una tecnologia radar avanzata per mappare vaste costruzioni sotterranee. Tuttavia, le prove a sostegno di questa ipotesi sono tutt’altro che certe.

Strutture segrete sotto la piramide: cosa sostiene il Progetto Chefren?

Secondo il team di ricerca, la tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar) avrebbe rivelato la presenza di:

  • Cinque camere sconosciute collegate tra loro sotto la base della piramide;
  • Otto strutture cilindriche cave, simili a pozzi verticali, che affonderebbero fino a 648 metri di profondità;
  • Due enormi strutture cubiche di 80 metri per lato;
  • Presunte costruzioni artificiali a oltre 2 km di profondità sotto l’altopiano di Giza.

Il team afferma che queste scoperte potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dell’antica civiltà egizia. Tuttavia, la comunità scientifica non sembra essere dello stesso avviso.

Progetto Chefren: l’assenza di prove scientifiche accreditate

Nonostante le affermazioni sensazionali, il Progetto Chefren non sembra avere alcun riconoscimento accademico. Mancano pubblicazioni scientifiche su riviste peer-reviewed, e gli studi precedenti, basati su tecnologie come la tomografia a muoni, non hanno mai rilevato nulla di simile. Inoltre:

  • La tecnica SAR è solitamente utilizzata per analisi superficiali, e non è chiaro come abbia potuto fornire dati attendibili a simili profondità.
  • Il progetto non ha alcun sostegno ufficiale da parte di istituzioni egittologiche riconosciute.
  • La conferenza stampa in cui sono stati presentati i risultati è stata pubblicata su un canale YouTube noto per contenuti pseudoscientifici, senza riferimenti a studi verificabili.

Tecnica con radar SARricostruzione SAR

Chi sono gli autori della presunta scoperta?

Un altro elemento che solleva perplessità riguarda il background degli autori dello studio. Corrado Malanga è noto nell’ambiente dell’ufologia e delle teorie sui rapimenti alieni. Nicole Ciccolo gestisce un canale YouTube in cui si trattano temi come radioestesia, simboli occulti e teorie del complotto. Questi collegamenti alimentano dubbi sulla reale affidabilità della ricerca.

Verità o sensazionalismo?

Al momento, non esistono prove scientifiche solide che confermino l’esistenza di strutture artificiali sotto la Piramide di Chefren. La mancanza di validazione accademica e i dubbi metodologici rendono questa “scoperta” poco credibile. Senza evidenze concrete, sarebbe prudente mantenere un sano scetticismo e attendere ulteriori verifiche scientifiche da fonti autorevoli prima di considerare questa notizia come una rivoluzione archeologica.