Ultima Generazione in azione da Cracco: protesta per il “Giusto Prezzo”

Attivisti entrano nel ristorante di lusso per chiedere pasti gratuiti una volta a settimana. Protesta in Galleria: il blitz al “Ristorante Cracco”

Ultima Generazione Blitz Cracco

Nel cuore di Milano, all’interno della prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II, il ristorante dello chef Carlo Cracco è stato teatro di una protesta organizzata dal gruppo Ultima Generazione. Intorno alle 14, cinque attivisti hanno fatto irruzione nel locale esponendo striscioni con messaggi come “Il giusto prezzo” e “Ultima Generazione”. L’obiettivo? Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della crescente povertà e chiedere allo chef di offrire pasti gratuiti una volta a settimana.

Le richieste degli attivisti: solidarietà e sostenibilità

Gli attivisti hanno spiegato che il costo di una cena in un ristorante di lusso può eguagliare la spesa mensile di molte famiglie italiane. “Oggi sono scesa in azione per chiedere il giusto prezzo, sia per chi compra, sia per chi produce. Vi faccio una domanda: è più importante un risotto d’autore, o una bolletta pagata?”, ha dichiarato Rebecca, una delle manifestanti.

La campagna “Il Giusto Prezzo” promossa da Ultima Generazione denuncia l’aumento del costo dei beni essenziali e le difficoltà degli agricoltori schiacciati da dinamiche di mercato sfavorevoli. L’iniziativa punta anche il dito contro la grande distribuzione organizzata, le multinazionali del cibo e l’industria fossile.

L’intervento della polizia e le conseguenze

Dopo pochi minuti dall’inizio della protesta, la Polizia Locale e la Digos sono intervenute per identificare e allontanare i manifestanti. Alcuni di loro si erano seduti a terra all’interno del ristorante, rifiutandosi di uscire spontaneamente. Le forze dell’ordine li hanno quindi trascinati fuori, denunciandoli a piede libero.

L’intenzione del gruppo era anche quella di confrontarsi direttamente con lo chef Carlo Cracco, la cui presenza nel ristorante al momento del blitz non è stata confermata. La protesta, spiegano gli attivisti, è parte di un’azione più ampia che ha già coinvolto altri ristoranti di lusso in diverse città italiane.

“Il lusso impossibile da ignorare”: il messaggio della protesta

Attraverso questa iniziativa, Ultima Generazione ha voluto mettere in luce la disparità sociale tra chi può permettersi cene da centinaia di euro e chi fatica a mettere insieme un pasto quotidiano. “Mentre nei ristoranti stellati si brinda con champagne e si gustano antipasti da 50 euro, molte famiglie devono scegliere tra mangiare sano e pagare le bollette”, si legge nel comunicato diffuso dal movimento.

Gli attivisti chiedono un segnale concreto di solidarietà: aprire le porte del ristorante una volta a settimana per offrire pasti gratuiti a chi è in difficoltà. Secondo loro, la buona cucina non dovrebbe essere solo un lusso, ma anche un gesto di condivisione.