
A Monte Sacro, un cittadino romeno, lo scorso 28 gennaio, ha appiccato un incendio alla sua casa perchè la compagna aveva lasciato scappare il gatto Pepito. L’uomo, un 54enne, aveva successivamente confessato di essere stato lui a compiere il folle gesto all’origine del quale c’era, appunto, la fuga del gatto.
Se il gatto non ha una casa, non l’avrai più neppure tu
Il romeno conviveva da 5 mesi con la sua compagna, di stessa nazionalità, in un appartamento in via Monte Senario 66. Infuriato perché la compagna aveva lasciato aperta la finestra, al posto di andare a cercare Pepito ha deciso di vendicarsi mandando a fuoco la casa usando, come combustibile, dell’olio di girasole.
Sembra che il romeno abbia detto alla compagna: ” Se Pepito non ha più una casa, non l’avrai nemmeno tu”.
La notizia è oramai vecchia, si sa, ma il grande problema è che gli altri 24 abitanti del palazzo, oltre a essere rimasti intossicati, hanno dovuto abbandonare i loro appartamenti e trasferirsi in albergo. Per il momento alcuni appartamenti sono dichiarati inagibili e il Municipio, che inizialmente aveva “finanziato” la permanenza in albergo in zona Rebibbia, non continuerà a pagare.
Manca ancora il gas, l’impianto elettrico del palazzo è da rifare. Un appartamento, oltre a quello del romeno, è stato dichiarato inagibile.
Nella palazzina, vivevano anche anziani allettati.
L’uomo, arrestato per incendio doloso, ha confessato e si trova attualmente in carcere.
Ennesimo caso di tentato femminicidio?
L’accaduto ha avuto anche altre ripercussioni. Al di là della scomparsa del gatto Pepito e dell’incendio che ha rovinato la palazzina, ci si domanda se, nella testa del romeno ci fosse anche la volontà di uccidere la donna.